Venice Fashion Week 2022: tra moda, turismo e sostenibilità

La rinascita economica che parte dalle eccellenze del Made in Italy

Venezia torna ad essere un palcoscenico privilegiato per il Made in Italy, un sistema virtuoso che ora si propone di unire turismo, moda e sostenibilità. E’ infatti con questi presupposti che l’anteprima stampa ha presentato il palinsesto della prossima Venice Fashion Week (in programma fino al 29 ottobre) mettendo in campo partner di rilievo nazionale di alto livello.
Giunta alla sua X edizione, organizzata da Venezia da Vivere e patrocinata dal Comune di Venezia e Homo Faber, la manifestazione segna già importanti obiettivi. “Tutto rientra in un indirizzo che è quello sull’approccio qualitativo e non più quantitativo per VeneziaFabrizio D’Oria, direttore di Vela e tra i partner della manifestazione – con il ripensamento di manifestazioni internazionali e sperimentazioni a numero chiuso sulle rive, ma anche con la calendarizzazione di appuntamenti qualitativi come il caso della Venice Fashion Week. Un altro punto di forza è stato sulle connessioni multidisciplinari, perché siano capaci di integrarsi un esempio virtuoso in tal senso per la settimana che si aprirà a Venezia, perché coinvolgerà delle realtà produttive eccellenti di settori diversi“.
Tra gli operatori nazionali a sostegno dell’evento infatti anche un protagonista del settore elettrico, Repower, nonché armatore di due barche e in crescita proprio nel settore nautico, di recente al fianco anche della Biennale di Venezia oltre che del Festival del Cinema. “Stiamo sviluppando un vero e proprio “ecosistema della mobilità” – ha detto Davide Damiani, responsabile delle relazioni esterne di Repower Italia – perché vogliamo essere partner che, per quanto di dimensioni medie – ma con un fatturato di più di due miliardi di euro all’anno – possiamo sostenere progetti di rilancio turistico perché promette volumi importanti”.
Così, su una lancia full electric a zero emissioni (una barca con la stessa tecnologia di un’auto completamente elettrica e presentata allo scorso Salone Nautico nel nome di una mobilità che annulla vibrazioni e rumori a bordo) è stato annunciato il calendario dell’evento veneziano che accoglierà un’ottantina di brand, stilisti creativi che animeranno iniziative, sfilate, presentazioni in atelier esclusivi, inseriti tra palazzi, gallerie d’arte e spazi pubblici. Protagoniste attività storiche alla Venice Fashion Week accanto alle realtà emergenti del mondo della moda. Se infatti la manifattura veneziana diventa un unicum, portando sul bacino lagunare italiano un’attenzione di portata mondiale, forte sarà la presenza di alcune antiche attività di Venezia e dintorni che, dopo generazioni, realizzano tutt’ora prodotti di alto artigianato e soddisfano mercati di tutto il mondo. Tra questi spiccano Tessitura Luigi Bevilacqua, unico nel panorama internazionale per le sue speciali tessiture a mano – dal tipico broccato ai finissimi velluti, fino ad arrivare a produrre prossimamente l’antico ed inestimabile stile “americano” appena recuperato – che lavora da generazioni con segmenti alto del mercato mondiale. L’azienda manifatturiera con telai antichi e manualità di grandissimo pregio è “…un archivio artigianale vivente e un patrimonio culturale che non si può perdere” ci ha confidato Rodolfo Bevilacqua, erede e titolare dell’antica attività sul Canal Grande. Anche Orsoni Venezia 1888, unica fornace rimasta a Venezia fondata sotto la dominazione austriaca e ancora oggi impegnata nella produzione di tessere con colori da minerali e vetro tratto dalla sabbia di silicio, segna la sua partnership offrendo un patrimonio di expertise preservato e riconosciuto. Quello che le sue opere musive raccolgono sono infatti collaborazioni illustri per varie icone del mondo: dalla Sagrada Familia alle volte d’oro prodotte per la Basilica San Marco, da alcune realizzazioni del Vaticano a quelle più contemporanee nel settore privato come nella luxury hospitality internazionale.
Protagonisti alla Venice Fashion Week anche brand legati all’up-cycle per il riutilizzo di filati di alta moda, esposizioni che puntano sulla qualità e durabilità dei capi fino al recupero dei materiali per la produzione di accessori fashion, con tappe anche presso un laboratorio di cuoio vegano. Organizzata a tema proprio da Confartigianato Imprese è l’iniziativa Upcycling, in programma il 26 ottobre a Palazzo Sagredo, focalizzata sul riciclo creativo di abiti e accessori (con la dimostrazione del sarto Demis Marin dell’atelier Ramosalso e l’intervenro di Valentina Bonafé di EstroDiverso) e, il 27 ottobre, con l’associazione Camera Buyer e Italian Artisan, anche una tavola rotonda nella stessa location, sul valore delle produzioni artigianali nel settore business.
Tra le altre realtà presenti nella kermesse anche brand come Liviana Conti con un allestimento di oggetti di design di Lunardelli Venezia, il cui patron Stefano ha recentemente ricevuto il titolo di MAM, Maestro di Arte e Mestieri dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte) e poi le proposte dello stilista Franco Puppato, del designer Nicola Zenella per occhiali fatti a mano del brand In Barberia e molti altri ancora. “Saranno dieci giorni in cui si potrà toccare con mano il valore della creatività nell’ambito della moda e dell’alto artigianato” ha anticipato Laura Scarpa, tra gli organizzatori insieme a Lorenzo Cinotti di Venezia Da Vivere. “Tra le novità di quest’anno poi c’è Ornamenti, un salone dell’accessorio artigianale con convegni e presentazioni di stilisti emergenti come la pluripremiata start-up di moda etica Endelea che coniuga il design contemporaneo alla sartoria africana”.


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Antonella Tereo
Giornalista specializzata in attualità, lifestyle e turismo

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