I 5 trend del recruiting nel 2023 secondo Nextopp
In che direzione andrà il mondo del recruiting nel 2023? Negli ultimi anni, complice anche la pandemia, il mondo del lavoro ha subito profonde trasformazioni: la sempre crescente digitalizzazione, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, la maggiore attenzione delle persone verso la propria salute mentale e le loro maggiori pretese relative all’ambiente lavorativo sono solo alcune delle condizioni che stanno alla base dei nuovi trend legati al recruiting.
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Nextopp, società di headhunting specializzata nel settore Digital & Tech, ha individuato nel suo report (scaricabile sul sito nextopp.it) i principali trend del recruiting nel 2023. Di seguito, li elenchiamo brevemente:
Benefit psicologici come leve di talent acquisition
Già nel 2019, l’85% dei lavoratori considerava i benefit relativi al benessere mentale tra i fattori più importanti per decidere se accettare o meno un lavoro: lo dice una ricerca effettuata da Ginger (società di consulenza psicologica per le aziende) su un campione di lavoratori americani. L’interesse sul tema è evidente anche in Italia: Stimulus, anch’essa nella consulenza psicologica alle aziende, ha rilevato nel 2021 un aumento della richiesta delle loro prestazioni psicologiche del 151% rispetto all’anno precedente. “Le aziende non possono più disinteressarsi sul tema e non comprendere che sedute di psicoterapia o sessioni di coaching tra i benefit contrattuali sono leve di talent acquisition”, dice Gioia, founder di Nextopp ed Head Hunter. Esempi virtuosi, in Italia, sono realtà come Unobravo e Serenis, che offrono già programmi di consulenza psicologica aziendale.
Employer branding
Oggi non è più solo l’azienda a scegliere chi assumere, ma è anche il candidato a scegliere dove andare a lavorare. Alla luce di questo, le aziende devono comprendere l’importanza di riuscire a farsi percepire come dei datori di lavoro desiderabili. Secondo una ricerca condotta da InfoJobs, l’86% dei candidati s’informa sulla reputazione dell’azienda prima di rispondere a un’offerta di lavoro. Come si può lavorare sull’employer branding dal lato del recruiting? Curando e sviluppando il personal branding, e impegnandosi in cause sociali concretamente, non solo all’apparenza (come accade nei vari fenomeni definiti di “washing”), e coltivando le relazioni con i vari candidati, a prescindere dall’esito dei loro colloqui.
Prima provi, poi decidi – gli experience day
Durante l’iter di selezione, i candidati si creano aspettative sul lavoro per cui hanno fatto domanda e, spesso, devono poi riadattarle una volta assunti. Come si può ridurre il gap tra aspettative e realtà? Un’opzione è quella degli “experience day”, ovvero giornate in azienda organizzate prima dell’assunzione. Durante gli experience day, il candidato viene invitato in azienda per conoscere i colleghi e futuri responsabili, immergendosi completamente nell’ambiente aziendale per capire se sia compatibile o meno con le sue aspettative. Gli experience day, ovviamente tutelati dal punto di vista assicurativo, possono essere un’ottima soluzione per evitare sorprese dopo l’assunzione.
Quiet Quitting
Dopo mesi e mesi a parlare di quiet quitting, ci si è mai chiesti se tra le cause ci siano anche degli errori in fase di recruiting da parte delle aziende? Infatti, il report “State of the global workplace 2022” di Gallup afferma che in Europa solo il 14% dei dipendenti è davvero coinvolto nel proprio lavoro. Come attutire il colpo nel 2023? Principalmente permettendo al candidato di conoscere il team con cui lavorerà, e cercando di svilupparne e valorizzarne al meglio le varie skill.
Conosci futuri talenti online
La ricerca di talenti sta diventando sempre più attiva e disruptive: le aziende organizzano eventi, speech, incontri tematici e workshop, offrendo contenuti e insight per attirare talenti in modo proattivo. Un esempio virtuoso che abbiamo in casa è Codemotions, che organizza eventi formativi nell’ambito tech e, allo stesso tempo, favorisce il networking tra aziende e candidati.
Per approfondire il tema e saperne di più, è possibile scaricare il report completo sul sito nextopp.it.
Autore: Nextopp
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