Intervista a Laura Bonelli Local Ambassador Liguria ADCI

Intervista a Laura Bonelli Local Ambassador Liguria ADCI – Art Directors Club Italiano

  • Da poco hai assunto un ruolo molto importante che porta ulteriore prestigio al tuo profilo professionale:
    Local Ambassador Liguria per ADCI – Art Directors Club Italiano.
    Ci racconti cosa rappresenta l’art Directors Club Italiano per un professionista del tuo settore e in cosa consiste il ruolo di Local Ambassador che hai assunto da poco?

L’ADCI (sito web) per chi fa il mio lavoro è da sempre il massimo riferimento in Italia per l’eccellenza creativa nazionale, nonché una porta verso quella internazionale, siccome è parte della grande rete di Art Directors Club of Europe. Nell’ultimo decennio il club ha visto una trasformazione che ha coinvolto junior, freelance, città d’Italia ben lontane dalle opportunità e dalla cultura del mestiere di Milano e ha dimostrato un’attenzione sempre crescente a temi come accessibilità e DEIB (Diversity, Equity, Inclusion e Belonging). È un posizionamento e una serie di valori che condivido e farne parte in qualche modo in prima linea per il mio territorio è una scelta che prima ancora che orgogliosa, mi rende felice: la Liguria ha tanti talenti, eppure è un terreno estremamente difficile da coltivare nel settore creativo e pubblicitario, non solo per questioni di mercato. Chi si assume il ruolo di ambasciatrice o ambasciatore locale ha la grande opportunità di gettare un’ancora per i talenti che non sono ancora fuggiti o che non hanno l’opportunità o il desiderio di farlo e offrire uno spazio di crescita, rete e aggiornamento professionale grazie a eventi e format nazionali e iniziative locali tarate sulle necessità e sulle tendenze del territorio.


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2) Il tuo primo impegno come Local Ambassador è stato l’organizzazione a Genova de IL GRANDE VENERDÌ DI ENZO.
Di cosa si tratta?

Il Grande Venerdì di Enzo è la più grande portfolio review nazionale, nata e coordinata da ADCI da ormai 15 meravigliose edizioni. Un evento per dare feedback importanti ai giovani creativi e un’occasione per creare opportunità professionali importanti. Si svolge in contemporanea in diverse città d’Italia, quest’anno per la prima volta erano 10: oltre a Milano, anche a Bologna, Napoli, Roma, Bari, Palermo, Torino, Cagliari, Genova e Firenze. La portfolio review è in memoria dello straordinario Enzo Baldoni, copywriter e giornalista scomparso in Iraq nel 2004, che molti di noi ricordano con grande affetto. Enzo aveva la splendida abitudine di aprire le porte del suo studio ai giovani creativi ogni venerdì pomeriggio per guardare i loro portfolio. L’evento è nato proprio per dare una continuità a questa abitudine in sua memoria: ogni portfolio review è gratuita e dà l’opportunità a ciascun partecipante di confrontarsi con almeno tre direttori creativi per raccogliere input e consigli per migliorarsi.


3) Come è stata la risposta di una piazza come quella di Genova su una tipologia di evento come che per la sua natura e strutturazione non ha eguali?

Straordinaria contro ogni aspettativa! L’abbiamo organizzata in Accademia Ligustica di Belle Arti in collaborazione col vice-direttore Prof. Edoardo Cavazzuti e abbiamo raggiunto il sold-out nelle prime 5 ore dall’uscita dei biglietti. La partecipazione è stata di circa una cinquantina di ragazzi e ragazze, studenti e creativi junior. Sono anche felice della pronta risposta del mio team di direttori e direttrici creative che si sono messi immediatamente a disposizione per lanciare al mio fianco un’opportunità come questa nella loro regione d’origine: Nicola Rovetta, Luca Ghilino, Giordano Curreri, Gianluca Nucaro, Marta Bacigalupo, Francesca Mudanò, Alessio Cassaro, Stefano Stecchelli, Annalisa Gatto e Lucia Cavaliere.

4) Quali sono i tuoi prossimi obiettivi come Local Ambassador?

Consolidare il mio team di soci ADCI e colleghi di ambasciata per costruire iniziative di formazione alle aziende liguri e portare la ADCE Exhibition, la mostra di case pubblicitarie premiate al festival dell’Art Directors Club of Europe, dentro la storica Villa Bombrini durante il festival di creatività “BIG – Brief in Genova” che ho co-fondato nel 2019. Sarebbe meraviglioso raggiungere un traguardo di questo tipo in una città come la nostra e dare anche a chi non è avvezzo a certi ambienti pubblicitari l’opportunità di entrare a contatto con quello che è l’attuale standard internazionale di creatività premiate. Grande priorità anche al contest che abbiamo realizzato per creativi under 30, ora nella fase di produzione di uno spot pubblicitario per AIMCTO, associazione nazionale nata a Genova e dedicata a una malattia rara.

5) Ci racconti del festival “BIG – Brief in Genova”, di cui sei co-fondatrice?

BIG – Brief in Genova è nato con un gruppo di amici e colleghi che, come me, si erano stufati di dover sempre macinare centinaia di km per raggiungere ogni anno gli eventi di settore, vedendo al contempo i talenti che la Liguria sforna e che puntualmente emigrano per mancanza di cultura del mestiere, possibilità di crescita e concrete opportunità di mercato. Siamo giunti ora alla nostra quarta edizione e sul nostro palco sono già salite personalità importanti, da Paolo Iabichino a Giuseppe Mazza, da Mizio Ratti a esponenti di aziende e ONG come Patagonia, Save the Children, UNICEF e Banca Etica. Il festival è patrocinato da ADCI e da UNA. Il tema di quest’anno sarà “Ci vuole Coraggio”, un tema molto delicato per la nostra industry: serve il coraggio per dire di sì alle nuove idee superando l’avversione al rischio, ma anche per dire di no a condizioni di lavoro che lasciano un impatto sulla salute e sulla vita privata. Ci vuole coraggio per usare o non usare l’intelligenza artificiale e per immaginare il futuro stesso dell’industry pubblicitaria, in questo momento più che mai in difficoltà nel nostro Paese considerata la crisi dei mercati. Con BIG ci rivolgiamo a un pubblico di aziende, agenzie, professionisti freelance e studenti. A questi ultimi abbiamo dedicato un contest under 30 che dà il nome al festival, in cui ogni anno si confrontano a squadre per lavorare su un brief reale per una ONLUS ligure.

6) Parlaci meglio del contest e di questo spot pubblicitario per AIMCTO. Di che si tratta?

Con il contest under 30 di “BIG – Brief in Genova”, diamo l’opportunità a tutti gli aspiranti creativi della Liguria di confrontarsi per la prima volta con una reale esperienza d’agenzia: formiamo squadre interdisciplinari, formate da junior art director e copywriter, ma anche strategist, marketer e videomaker e le facciamo seguire per tre giorni da facilitatori di design thinking e direttori creativi per realizzare un’idea di campagna per una ONLUS locale basata su un brief reale. La squadra vincitrice è premiata da una giuria esterna di direttori e direttrici creative e ha l’opportunità di realizzare la campagna coi suoi credits. L’anno scorso ci siamo rivolti ad AIMCTO, Associazione Italiana Osteolisi Multicentrica Carpo Tarsiale, una malattia molto rara che sgretola le ossa di bimbi e bimbe. Abbiamo un soggetto meraviglioso realizzato dagli studenti con la direzione creativa di Roberto Ottolino e siamo attualmente nella fase di selezione di una casa di produzione che voglia donare una giornata di set alla causa e alla formazione dei ragazzi sul campo. Abbiamo selezionato già alcuni nomi, ma siamo aperti a proposte da tutta Italia. Riceviamo candidature su info@briefingenova.it.

7) Oltre al futuro di questi ragazzi, quali progetti futuri e sogni hai nel cassetto per quanto riguarda la tua professione?

Oltre a Genova, che amo molto e su cui investo la quasi totalità del mio business, la mia seconda casa è a Berlino e sogno di estendere ulteriormente qui la mia rete professionale, portando anche a Genova lo spirito e il senso di libertà e di iniziativa che vivo da quassù.

 

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