Apicoltura, Giuseppe Filosa: «Diventa un’attività che valorizza e protegge l’ambiente e la biodiversità». L’Oasi MBE è uno spazio fisico e virtuale distribuito in tutta Italia che vuole monitorare e salvaguardare gli insetti impollinatori e la biodiversità, costituito da molteplici colonie di api che hanno bisogno di protezione
Il progetto Oasi MBE è sostenuto dalla tecnologia di monitoraggio più avanzata per garantire trasparenza e tracciabilità di ogni azione. MBE ha adottato il primo alveare di biomonitoraggio che andrà a osservare lo stato di salute di oltre 300mila api.
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L’obiettivo è proteggere e monitorare ulteriori 500mila api entro un anno e conseguire un importante impatto sull’ambiente. Per espandere l’Oasi, MBE (sito web) intende fare community con i propri clienti e sensibilizzarli rispetto a questo importante tema. Ecco perché i clienti business aderenti al programma di rewarding MBE Privilege potranno destinare parte dei punti accumulati per adottare le api oppure gli alberi nettariferi all’interno dell’Oasi MBE, contribuendo in maniera concreta alla tutela della biodiversità tramite la tecnologia.
Ogni adozione avrà durata di un anno, sarà geolocalizzata e potrà essere monitorata costantemente tramite App. Non solo. Nel rispetto delle api e a seconda del tipo di adozione scelta, il cliente potrà selezionare la tipologia di fioritura e quindi ricevere una piccola parte del miele prodotto. Con Giuseppe Filosa, Country Manager MBE Italia, vogliamo conoscere l’iniziativa a favore dell’ambiente e dell’economia italiana.
Quanto incide l’apicoltura sull’economia italiana?
«L’apicoltura in Italia ha tradizionalmente avuto un valore economico piuttosto basso, in netto contrasto con il settore dell’allevamento e dell’agricoltura, che ha sempre avuto una maggiore incidenza economica. Il principale motivo di questa disparità può essere attribuito al fatto che l’apicoltura è tradizionalmente stata considerata un’attività monoprodotto, incentrata sulla produzione di miele.
Tuttavia, negli ultimi cinque anni, 3Bee ha cercato di invertire questo paradigma. Gli apicoltori che lavorano con 3Bee non mirano più alla sola produzione di miele, ma ad una missione molto più ampia e ambientalmente significativa: rigenerare la biodiversità attraverso interventi specifici. Le api, in questo nuovo contesto, non vengono più viste semplicemente come produttrici di miele, ma assumono un ruolo fondamentale come impollinatori e bioindicatori ambientali.
L’obiettivo di 3Bee è di utilizzare le api per promuovere la biodiversità e monitorare la salute dell’ambiente, contribuendo così alla tutela e alla sostenibilità del nostro pianeta. In quest’ottica, l’apicoltura diventa molto più di una semplice attività di produzione: diventa un’attività che valorizza e protegge l’ambiente e la biodiversità».
Obiettivi e caratteristiche dell’Oasi MBE?
«Le Oasi della Biodiversità di 3Bee sono aree circoscritte di veloce e rapida implementazione, comprensive di pascolo per impollinatori a fioriture scalari, rifugi per impollinatori e sostentamento per le colonie di api. Curate dai coltivatori di biodiversità di 3Bee, le Oasi svolgono un ruolo cruciale nel promuovere la conservazione, l’equilibrio ecologico e la resilienza degli ecosistemi: gli ettari rigenerati delle Oasi sono sottoposti a diretta misurazione con le tecnologie di 3Bee per l’intervento e miglioria costante dell’indice NDVI dell’area.
In meno di un anno, le Oasi della Biodiversità di 3Bee sono diventate il più grande corridoio ecologico tra privati e anche l’Oasi MBE ne fa parte. Grazie al contributo dei Clienti Business di MBE potremo espandere l’Oasi con ulteriori adozioni di api o alberi nettariferi che contribuiranno a proteggere la biodiversità».
Come avviene il biomonitoraggio?
«Le Oasi sono dotate di due differenti sistemi di biomonitoraggio:
1. gli alveari sono dotati di tecnologia 3Bee Hive-Tech, che raccoglie informazioni biometriche della colonia di api e analizza la qualità dell’ambiente. Grazie ad Hive-Tech monitoriamo parametri ambientali utili ad analizzare la biodiversità che ci circonda e la salute degli impollinatori.
2. Spectrum è invece la tecnologia di 3Bee che “ascolta” l’ambiente e che permette di rilevare e classificare – in base alla frequenza – la biodiversità presente in un’area, identificando la presenza di specie specifiche. Ogni singolo impollinatore presente in un’oasi viene “ascoltato” da Spectrum, che permette di creare un database di specie unico al mondo e una fotografia della biodiversità dell’area di riferimento».
In che modo la tecnologia 3Bee tutela la biodiversità?
«Nelle Oasi della Biodiversità di 3Bee la tecnologia si unisce alla natura per garantire la protezione e la rigenerazione degli ecosistemi. Utilizziamo tecnologie avanzate per monitorare e tracciare l’impatto di queste aree: un approccio innovativo che consente di valutare l’efficacia delle strategie di conservazione, identificare potenziali minacce e apportare eventuali miglioramenti.
Per esempio, in ambienti con scarsa biodiversità, le tecnologie 3Bee permettono di comprendere quanti alberi nettariferi piantare, dove e di che tipologia, così da ridare pascolo alle api. I dati raccolti sono monitorati, tracciati e trasparenti e rappresentano una risorsa preziosa».
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