Il futuro è green con Aworld

Nel 2020 è stata creata Aworld, l’app italiana di gamification della sostenibilità. Ne abbiamo parlato con Marco Armellino, co-founder

Aworld educa al rispetto del Pianeta e delle sue risorse. La sua storia si intreccia, sin dalla nascita, con l’impegno delle Nazioni Unite contro il cambiamento climatico: è stata infatti chiamata a supportare la campagna ActNow dell’Onu.


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In concreto, Aworld è una piattaforma che si rivolge alle persone, alle aziende (è infatti totalmente integrabile con tutti sistemi aziendali) e alle istituzioni, per favorire lo sviluppo di una nuova cultura della sostenibilità. Con Aworld è possibile scoprire e migliorare la propria impronta sostenibile ed essere premiati per I comportamenti adottati, quali il risparmio di risorse naturali o di energia elettrica.

Delle potenzialità attuali della piattaforma e delle prospettive di sviluppo futuro, abbiamo parlato con Marco Armellino, co-founder e presidente di Aworld.

ITALIA ECONOMY -Il futuro è green con Aworld
Marco Armellino

Chi ha dato vita ad Aworld e quando?

«Nel 2018, insieme ad Alessandro Armillotta e Alessandro Lancieri, siamo stati chiamati a lavorare a un progetto di marketplace fashion negli Stati Uniti, che pochi mesi dopo è stato trasformato in un e-commerce fast fashion, a seguito dell’acquisizione da parte di una società asiatica.

L’impatto con il mondo della moda usa e getta è stato traumatico e ci ha fatto immediatamente rendere conto che i danni causati da questo modello di consumo e produzione sarebbero ricaduti pesantemente sul pianeta e sulle generazioni future. Per questo motivo, dopo pochi mesi, abbiamo lasciato quel lavoro ben retribuito per fondare Aworld. Partendo dalla nostra esperienza, abbiamo capito che i primi passi verso il cambiamento sono rappresentati dalla comprensione dell’impatto delle nostre abitudini quotidiane e dalla conoscenza.

Abbiamo immaginato Aworld come un prodotto semplice, intuitivo e accessibile, capace di sensibilizzare gli individui verso la sostenibilità e incentivare uno stile di vita differente, più green. L’intuizione si è trasformata in un progetto dalla risonanza internazionale, quando a New York, durante la Climate Week del 2019, abbiamo mostrato il prototipo dell’app alla responsabile delle Comunicazioni climatiche delle Nazioni Unite. Intuendone le potenzialità, ci ha invitato a supportare la campagna ActNow e diventare lo strumento di azione e coinvolgimento dei singoli a livello globale.

A settembre 2020, è nata ufficialmente la piattaforma Aworld. Con sedi a Torino, Milano e Catania, in soli 2 anni di attività, la Bcorp ha chiuso il 2022 con un fatturato di 1 milione di euro e punta, per il 2023, a superare i 2 milioni di euro. È inoltre previsto un nuovo round di aumento di capitale».

Come si inserisce Aworld nell’ambito della transizione ambientale? Qual è la metodologia che adotta per condurre persone e imprese al cambiamento?

«I cambiamenti climatici rappresentano una delle sfide più importanti del nostro tempo. Il loro impatto viene avvertito in tutto il Pianeta e coinvolge le persone, la natura e l’economia. Per contrastare tali effetti è necessario intervenire su più fronti. Tra questi, fondamentale è quello della corretta informazione, soprattutto con finalità educative e di sensibilizzazione, per favorire comportamenti consapevoli e partecipati da parte del singolo e della collettività.

Aworld permette di suggerire e tracciare una serie di abitudini sostenibili, mostrando l’impatto di ogni persona in termini di CO2, acqua ed elettricità risparmiate. La tecnologia può svolgere un ruolo cruciale nella lotta alla crisi climatica, offrendo soluzioni innovative per mitigare i cambiamenti in atto e adattarsi agli impatti ambientali. A tal proposito, abbiamo scelto di essere protagonisti attivi nella rivoluzione climate tech con una soluzione unica nel suo genere.

L’obiettivo è connettere persone, aziende e istituzioni, educandoli, sensibilizzandoli e coinvolgendoli verso un vero e proprio cambiamento culturale. La metodologia su cui si basa Aworld è l’Impact Engagement.

Un cambio di attitudine richiesto all’utente che si fonda sull’interrelazione di 3 fasi: misurare l’impatto fornendo informazioni chiare e accurate sulle conseguenze delle proprie azioni e sul percorso di miglioramento nel tempo, tramite metriche dei risparmi generati (energia, CO2 e acqua), report periodici e carbon footprint tracker; educare su temi di sostenibilità con contenuti divertenti e facili da leggere e comprendere, come messaggi interattivi, suggerimenti quotidiani, quiz e sondaggi e gamification; ingaggiare e ridurre attraverso missioni, individuali e/o collettive, tramite consigli personalizzati, azioni per migliorarsi, sfide collettive, eventi e l’opportunità di creare gruppi».

In cosa consiste concretamente il cambiamento per Aworld?

«Mission principale di Aworld è la diffusione di una cultura della sostenibilità, che crei un impatto ambientale e sociale positivo, attraverso il coinvolgimento attivo di ogni persona. Ogni individuo viene sollecitato ad accrescere la consapevolezza del proprio potenziale impatto sul pianeta e sulle altre persone».

Come funziona la piattaforma Aworld for Business? In che modo aiuta le imprese nel processo di sensibilizzazione dei propri clienti?

«Aworld for Business, attraverso attività individuali con obiettivi comuni, educa e guida gli stakeholder su temi di sostenibilità, creando un impatto tangibile e rilevante nel breve, medio e lungo termine. Tutta l’esperienza in app, infatti, è misurabile e risponde ai requisiti di trasparenza e tracciabilità, nel rispetto dei più alti standard di privacy.

Quanto raccolto, inoltre, è utilizzabile ai fini delle rendicontazioni di sostenibilità, in accordo con gli standard richiesti dalle agenzie di rating ESG. Aiutiamo le organizzazioni, non solo a raggiungere i propri obiettivi sostenibili, ma anche nel processo per ottenere la certificazione Bcorp. L’utilizzo dell’app permette infatti di ottenere fino a 10 punti qualificanti».

Come funziona invece l’app mobile di Aworld? A chi si rivolge?

«Utilizzata in tutto il mondo da oltre 500mila utenti, è oggi disponibile in 6 lingue e si rivolge: alle persone, affinché imparino a vivere ogni giorno in modo più sostenibile ed etico; alle aziende, come detto poc’anzi, per ingaggiare ed educare i propri stakeholder e alle istituzioni/organizzazioni, per sensibilizzare cittadini e studenti in programmi e percorsi di sostenibilità».

Come si immagina il futuro di Aworld? Quali sono le priorità da qui al 2030?

«Immagino il futuro di Aworld come un ecosistema in continua espansione, dove la tecnologia e l’innovazione giocano un ruolo chiave nel promuovere uno stile di vita sostenibile. Vediamo Aworld non solo come una piattaforma, ma come un movimento globale che unisce individui, aziende e comunità nel comune obiettivo di proteggere il nostro Pianeta.

Il nostro obiettivo è quello di rendere la sostenibilità accessibile e coinvolgente per tutti, trasformando le piccole azioni quotidiane in un impatto collettivo significativo. Nel futuro, Aworld sarà un punto di riferimento per chiunque voglia fare la differenza e offrirà strumenti sempre più sofisticati e personalizzati per misurare, migliorare e condividere il proprio impatto ambientale.

Le nostre priorità sono allineate con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e si concentrano su tre aree principali: educazione, innovazione e collaborazione. In primis, l’educazione: vogliamo aumentare la consapevolezza sull’importanza delle azioni individuali nel contrasto ai cambiamenti climatici e nella protezione della biodiversità.

Secondo, l’innovazione: continueremo a sviluppare e integrare nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la blockchain, per rendere il tracciamento dell’impatto ambientale più preciso e trasparente.

Terzo, la collaborazione: puntiamo a rafforzare le nostre collaborazioni con organizzazioni internazionali, aziende e governi locali. L’obiettivo è creare una rete universale che possa amplificare l’impatto delle attività individuali e collettive, trasformando Aworld in un catalizzatore per una transizione ecologica inclusiva e globale».

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AW founder Lancieri Armillotta Armellino

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Beatrice Elerdini

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