La transizione green coinvolge e trasforma il mercato Meetings & Events Industry. Ne abbiamo parlato con Elio Roccarato, Sunnyway Team Building
SunnyWay Team Building (sito web) sviluppa programmi di team building all’avanguardia, sostenibili e d’impatto, che rispondono a pieno alle esigenze in evoluzione del mondo attuale. «Lavoriamo a stretto contatto con le aziende per comprenderne gli obiettivi, i valori e le aree di miglioramento – afferma Elio Roccarato –.
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Progettiamo programmi di team building su misura, in linea con gli intenti della società, incorporando elementi sia ludici che formativi. Combinando il divertimento con l’educazione e l’attenzione all’ambiente, aiutiamo le società a creare esperienze che non solo rafforzano il lavoro di squadra, ma contribuiscono anche a una cultura del luogo di lavoro più attenta alla natura».
La sostenibilità oggi coinvolge anche il mondo degli eventi business. Nell’ambito dei team building, questo in che modo si concretizza?
«La sostenibilità nel contesto degli eventi di team building implica l’incorporazione di pratiche ecologiche, responsabilità sociale e considerazioni economiche per ridurre al minimo l’impatto dell’evento sul pianeta, promuovendo risultati sociali ed economici positivi.
Ecco alcuni modi in cui la sostenibilità può concretizzarsi negli eventi di formazione esperienziale, teamworking e team building: scegliendo sedi di eventi che diano priorità alla sostenibilità, come quelle con certificazioni verdi o che attuano pratiche eco-compatibili, e cercando luoghi facilmente accessibili per ridurre l’impronta di carbonio associata agli spostamenti; implementando strategie di riduzione dei rifiuti, come la fornitura di bottiglie d’acqua e utensili riutilizzabili e la riduzione al minimo della plastica monouso.
Inoltre, predisponendo stazioni di riciclaggio per garantire un corretto smaltimento dei rifiuti durante l’evento; progettando attività di team building che abbiano un impatto ambientale minimo, tra cui attività all’aperto quali team walking, orienteering e nordic walking; investendo in programmi di compensazione del carbonio, per bilanciare le emissioni associate all’evento, come il sostegno a progetti di energia rinnovabile o a iniziative di riforestazione; integrando elementi di coinvolgimento della comunità nelle attività di team building, come il volontariato o il sostegno a enti di beneficenza locali – in questo modo, si promuove la responsabilità sociale e lo sviluppo della collettività.
Non ultimo, la sostenibilità può concretizzarsi riducendo al minimo l’uso della carta e fornendo informazioni in formato digitale, integrando l’educazione alla sostenibilità nell’evento, sottoforma di workshop su tematiche quali l’importanza delle pratiche sostenibili, la riduzione dell’impronta di carbonio e l’impatto delle azioni individuali e aziendali sull’ambiente.
Incorporando tali pratiche, i team building possono allinearsi con obiettivi di sostenibilità più ampi, dimostrando un impegno verso la responsabilità ambientale e sociale nel contesto aziendale. L’attenzione alla sostenibilità può migliorare, inoltre, l’esperienza complessiva dei partecipanti, promuovendo un senso di scopo e di responsabilità dell’azienda».
Esistono attività di team building che l’impegno ambientale e la transizione green hanno spazzato via?
«Sicuramente stanno scomparendo le attività con elevato impatto ambientale e con spreco di risorse e materie non sostenibili, come ad esempio materiali monouso o gadget poco ecologici. Attività che vanno contro i principi della sostenibilità, come ad esempio incoraggiare comportamenti non ecologici o che promuovono lo sfruttamento dell’ambiente.
Le attività di team building, ormai, sono progettate in modo da rispecchiare i principi e gli obiettivi ambientali dell’azienda. Oggi contribuiscono e, direi anche, influenzano in maniera positiva la cultura dell’impresa e la sostenibilità».
La tutela dell’ambiente è una valida strategia per raggiungere anche obiettivi interni alle aziende?
«Assolutamente sì: incorporare la sostenibilità ambientale nelle pratiche aziendali può avere una serie di vantaggi che vanno oltre le considerazioni esterne e contribuiscono agli obiettivi interni. Penso, ad esempio, alla riduzione dei costi, all’efficienza operativa e alla razionalizzazione dei processi per ridurre al minimo l’impatto ambientale.
Oggi, sono molti i dipendenti che apprezzano il fatto di lavorare per aziende ecologicamente responsabili. Tali aziende sono più attraenti anche per i clienti e gli investitori. Il rispetto delle normative ambientali garantisce non solo la conformità legale, ma salvaguarda anche la reputazione dell’azienda. L’implementazione di pratiche sostenibili incoraggia un uso efficiente delle risorse, riducendo gli sprechi: ciò si traduce in un vantaggio per i profitti dell’azienda.
La tutela dell’ambiente non è solo una scelta responsabile ed etica, ma anche una scelta strategica che si allinea a diversi obiettivi interni dell’azienda. Integrando la sostenibilità nelle pratiche aziendali, le imprese possono avere un impatto positivo sulle proprie prestazioni finanziarie, sulla soddisfazione dei dipendenti e sulla resilienza generale del business».

La sostenibilità oggi, per le imprese, è più un fine o un mezzo?
«La sostenibilità può essere affrontata dalle aziende con un impegno genuino verso la responsabilità ambientale e sociale, ma può anche essere sfruttata come una forma di greenwashing per creare un’immagine positiva senza imprimere azioni sostanziali.
Le aziende con un impegno autentico riconoscono che non si tratta solo di una tendenza a breve termine, ma di un aspetto critico della strategia aziendale a lungo termine. Sanno che le pratiche sostenibili contribuiscono alla creazione di un valore che perdura nel tempo e comprendono, altresì, che queste sono in grado di portare a risparmi sui costi, all’efficienza delle risorse e all’innovazione. Spesso, l’impegno concreto nasce dal riconoscimento delle aspettative degli stakeholder.
Le aziende che fanno greenwashing, invece, si concentrano su aspetti superficiali della sostenibilità, trascurando le questioni fondamentali del loro settore. In questo contesto, i consumatori, gli investitori e gli stakeholder giocano un ruolo chiave: possono valutare criticamente le dichiarazioni di sostenibilità di un’azienda, cercando la trasparenza e valutando la profondità del suo impegno. Riconoscere e premiare gli sforzi genuini può incoraggiare un maggior numero di imprese a adottare pratiche di sostenibilità autentiche e contribuisce a generare impatti ambientali e sociali positivi».

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