In questo periodo di grandi cambiamenti, le PMI si trovano davanti a delle sfide, tra queste anche quella della digitalizzazione. Vediamolo insieme
Per le PMI Italiane gli ultimi anni sono stati colmi di sfide e cambiamenti: un mercato le cui dinamiche evolvono sempre più velocemente, gli imprevedibili stravolgimenti legati alla pandemia Covid-19, sistemi e procedure in continua evoluzione, una competizione che coinvolge sempre più anche aziende in parti lontane d’Italia e del mondo, grazie alle facili e rapide vie di connessione.
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Appare chiaro che in questo scenario rimanere fermi e non aprirsi al cambiamento e all’innovazione può risultare se non poco producente, addirittura fatale. Gli esperti del settore da anni richiamano l’attenzione sull’importanza di rendere le aziende più moderne e in linea con il contesto contemporaneo.
Sembrano muoversi in questo senso anche le recenti iniziative del governo: il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) destina quasi 24 miliardi di euro a temi quali digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo.
Eppure, secondo i più recenti dati del Digital Economy and Society Index (DESI) – strumento della Commissione Europea per misurare i progressi dei Paesi membri in termini di digitalizzazione dell’economia e della società – l’Italia si colloca solo in 18° posizione fra i 27 Stati membri dell’UE, un risultato non proprio incoraggiante.
Ma cosa si intende con digitalizzazione?
Si tratta di integrare e ripensare i processi di management e produzione avvalendosi degli strumenti tecnologici e virtuali che sono oggi disponibili. In parole semplici, un passaggio dall’analogico al digitale, che può coinvolgere tutti i settori e i reparti di aziende e imprese.
Automatizzare i sistemi ove possibile, snellire e velocizzare le procedure, ridurre il cartaceo a favore del digitale, analizzare grandi mole di dati in tempi brevissimi, sfruttare i canali virtuali di comunicazione: la lista di azioni in tal senso è molto vasta e può apportare sostanziali miglioramenti a più livelli.
Sono quindi davvero innumerevoli i benefici derivanti dall’attivazione di efficaci processi di digitalizzazione delle PMI: è chiaro che esse non “possono fare tutto da sole”.
Servono sostegno e incentivi da parte delle amministrazioni nazionali e locali, che dovranno necessariamente sostenere un settore, quello delle piccole e medie imprese, che fornisce occupazione a circa il 43% dei lavoratori impiegati sul territorio nazionale.
Fermo restando questo fondamentale sostegno per così dire “esterno”, vediamo quali sono i 4 elementi fondamentali che le PMI dovranno tenere in considerazione per affrontare la non più rimandabile digital transformation.
- Implementazione dei sistemi Big Data Analysis
Partiamo dal concetto base per questo punto: al giorno d’oggi numerosissime azioni sono svolte attraverso l’utilizzo di strumenti digitali, dagli smartphone ai pc passando per le più disparate tipologie di terminali.
Ecco, tutte queste azioni eseguite in modalità “virtuale” – ma con effetti estremamente “reali” – producono una serie di dati. La Big Data Analytics è la scienza che studia i modi più efficaci per raccogliere e analizzare questa grande mole di informazioni in tempi incredibilmente rapidi.
Per le PMI, avvalersi del supporto di professionisti per implementare sistemi di Big Data Analysis può avere molteplici e straordinariamente positivi vantaggi.
È chiaro che le specifiche dipendono dal tipo di azienda e dal settore di riferimento, ma avvalersi di sistemi digitali per la raccolta e l’analisi di dati può essere utile per:
- Calcolare l’efficienza degli attuali sistemi di gestione e produzione;
- Conoscere e analizzare le dinamiche del mercato di riferimento;
- Analizzare le quote di rischio – finanziario e non – di qualsiasi operazione/strategia si intenda attuare;
- Semplificare le procedure e riuscire a diminuirne i costi;
- Agevolare il processo decisionale;
- Monitorare costantemente settori aziendali e andamenti per correggere le strategie anche in corso d’opera e ottimizzare i risultati.
Queste appena accennate sono alcune delle possibilità offerte da un efficiente sistema di Data Analysis. Avvalersi di strumenti e professionisti in grado di guidare la PMI nel favoloso mondo dei dati è sicuramente uno step fondamentale per compiere un efficiente processo di digitalizzazione.
- Implemento di presenza online e e-commerce
Questo gli esperti di digital marketing lo ripetono da anni: al giorno d’oggi nessuna impresa che voglia operare anche pochissimo al di là del proprio cortile può prescindere da una curata presenza nel mondo virtuale.
Ormai consultiamo gli strumenti digitali anche solo per scegliere dove fare la spesa, dove cenare a pochi metri da casa, per individuare un nuovo partner commerciale o per valutare a quale professionista – commercialista, medico, parrucchiere e via dicendo – rivolgersi nel proprio quartiere/comune.
Digitalizzazione delle PMI significa anche questo: sfruttare i nuovi canali di comunicazione virtuali – sito web, social media, mailing – per farsi conoscere, per presentare la propria offerta sul mercato, per affermare il proprio brand, per raggiungere fette di mercato altrimenti inesplorate.
Altro elemento fondamentale, per chi vende prodotti, è avere una sezione e-commerce semplice, ben organizzata e facilmente consultabile (che offra una user experience eccellente, per dirla in maniera più tecnica).
Grazie all’espansione dei mercati e alla facilità e velocità dei collegamenti è oggi possibile raggiungere clienti in posti anche molto lontani dal proprio nucleo territoriale. Questo significa aumento dei possibili competitor, è vero, ma al tempo stesso offre l’immensa opportunità di vendere a clienti che altrimenti non avremmo mai intercettato.
Ma affinché ciò avvenga è necessario farsi trovare. E l’unico modo per riuscirci è digitalizzarsi e curare la propria presenza online, offrendo ove applicabile un e-shop di qualità.
- Soluzioni di IA per snellire i processi aziendali
L’intelligenza artificiale è il futuro, inutile volerlo negare o rifiutare. Che siamo d’accordo o no, che ne siamo spaventati o entusiasti, questa scienza che mira a sfruttare le capacità delle macchine e dei software assimilandole per certi versi alle caratteristiche di ragionamento e movimento umane – ma potenziate – traccerà il percorso della vita umana negli anni a venire.
E al contrario di altre grandi innovazioni che hanno caratterizzato il mondo lavorativo – come industrializzazione o utilizzo di internet e dei primi software – questa evoluzione sarà molto molto più rapida.
Come tutte le grandi rivoluzioni, afferrarne e sfruttarne le potenzialità può rivelarsi un’arma vincente per tutte le imprese che saranno in grado di farlo. Adottare sistemi di IA apporta vantaggi in parte ancora da esplorare, ecco alcuni punti però già applicabili:
- Automatizzazione dei processi di produzione: questo è il primo e più evidente – e in parte già applicato – vantaggio. Nel settore industriale si possono semplificare e potenziare i processi produttivi grazie all’utilizzo di macchinari in grado di svolgere ogni tipo di attività. Il fattore umano non sarà cancellato, semplicemente assumerà sempre più funzioni di programmazione e controllo;
- Gestione di magazzino e operazioni di logistica: sempre in ambito industriale, sono svariate le tecnologie di IA che permettono di ottimizzare i sistemi di stoccaggio e movimento delle merci, con accuratezza e velocità fino a pochi anni fa inimmaginabili;
- Ottimizzazione delle strategie di marketing: passando ad elementi più virtuali e non meno importanti, il digital marketing sfrutta già da tempo e sfrutterà sempre di più sistemi di IA per perfezionare le proprie campagne e strategie. Studio dei comportamenti dei clienti attuali e potenziali, contenuti e-mail e pubblicitari mirati, individuazione di nuovi canali e analisi delle interazioni… la lista potrebbe continuare ancora a lungo;
- Customer care: l’assistenza pre e post-vendita al cliente è un elemento che sistemi di IA (chatbot, centralini automatizzati ecc) possono affinare e rendere disponibile 24 ore su 24.
Come accennato sopra, i modi in cui l’IA potrà semplificare e migliorare l’attività delle PMI sono infiniti e ancora in evoluzione: alle imprese spetta il compito di farsi trovare pronte, studiare, essere curiose e aperte a nuovi sistemi di gestione del lavoro. E questo ci porta al quarto elemento di questa breve rassegna.
- Formazione
Forse il collegamento tra digitalizzazione e formazione non appare a molti immediato. Ma è invece un passaggio fondamentale. Come detto precedentemente in questo articolo, la digitalizzazione è un processo imprescindibile che le PMI dovranno intraprendere per prosperare in un mercato sempre ricco di cambiamenti e trasformazioni.
Per attuarla in maniera efficace non è sufficiente adottare qualche cambiamento non inserito all’interno di un progetto di lungo termine e sono inoltre necessarie delle competenze specifiche che permettano di sfruttarla in modo consapevole e vantaggioso.
Pur avvalendosi del supporto di professionisti del settore, sarà utile per manager e a cascata per tutte le figure aziendali impegnarsi in percorsi formativi che forniscano gli strumenti per orientarsi in un contesto che è sempre più tecnologico e, appunto, digitale.
Sarà necessario un impegno in termini di preparazione e formazione per comprendere, approvare ed elaborare le strategie più adatte alla propria realtà d’impresa. E, come accennato al punto 3, curiosità e apertura mentale saranno fondamentali per cogliere le nuove opportunità.
Possiamo concludere affermando senza dubbio di smentita che il futuro per le PMI Italiane si prospetta ricco di sfide ma anche di possibilità, ed è proprio su questo secondo elemento che vogliamo concentrarci: un atteggiamento proattivo e un impegno concreto nell’applicazione di efficaci processi di digitalizzazione a più livelli permetterà alle PMI di aprirsi a nuove opportunità di crescita ed essere protagoniste di un’evoluzione tecnologica e digitale che non ha nessuna intenzione di arrestarsi.
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