Come diventare leader

Ecco la ricetta per diventare leader in due settimane con la garanzia soddisfatto o rimborsato

Quante ricette nascono da menti sapienti, capaci di ridurre la complessità del momento in poche regole (le puoi memorizzare sulle dita della mano), il tempo di un viaggio in treno. La coscienza è serena, perché ha trovato come soddisfare quell’ansia attraverso la regola eccellente dell’economia: impiegare il minor tempo per la massima resa. Stop.


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Abbiamo avuto un incubo, sei stato in grado di preparare l’organigramma con cura come consigliava l’ultimo consulente di grido: in ogni casella ci sono ruoli e funzioni con i relativi nomi. Poi ti accorgi che la realtà non è così semplice.

Gli ingredienti della ricetta infallibile sono persone con i propri pensieri e comportamenti, le quali sono collegate, oltre che all’interno dell’organigramma aziendale, anche con l’esterno. Che tu stesso sei un link e che puoi condizionare i rapporti, se non addirittura scombinarli: hai dimenticato i comportamenti ingestibili, quelli non più sotto il tuo controllo.

Tutto cominciò dalla complicità responsabile. La complicità responsabile è una delle componenti della qualità comportamentale e si basa sulla ricerca dei veri talenti e sull’equilibrio delle prerogative specifiche, relative alla manifestazione maschile-femminile.

Le qualità di ognuno devono trovare un punto d’incontro e integrarsi. Un’azienda è un centro di cultura e di sviluppo quando sa modulare, con attenzione esperta, le componenti maschili (azione, pragmatismo, comando, possesso, egocentrismo) con quelle femminili (ricettività, intuizione, sensibilità, comunicazione, mediazione) per creare una complicità responsabile fra di loro.

La complicità responsabile permette di vedere e progettare nuovi orizzonti, di dare risposte diverse da quelle “dettate dalle regole”: è la prima, importante e fondamentale capacità distintiva di un’azienda che vive nel presente/futuro, che fonda le basi di un progetto in grado di pensare e agire concretamente per ogni esigenza di mercato, poiché contiene in sé ogni elemento necessario al suo sviluppo.

La responsabilità di cui parlo, è l’abilità di individuare nuove strategie partendo dall’ascolto attento delle qualità femminili e maschili di ognuno e trasformarle in complicità aziendale responsabile: nessuno è isolato nel proprio ruolo, ma tutti collaborano alla realizzazione di un modello completo, che il mercato riconosce e premia.

Occorre osservare e promuovere sempre le affinità e i punti di convergenza. Eppure, abbiamo bisogno della ricetta veloce, di quel lato consolatorio che coccola e ci rassicura, anche se poi diventa un’illusione.

Ci vuole coraggio, un pizzico di follia per saper creare un tranello all’abitudine, ovvero smettere di ripetere le stesse gesta prodotte dagli stessi prevedibili schemi, alla fine questi ultimi si irrigidiscono e non sono più in grado di trovare soluzioni adeguate al momento.

Modificare con l’apprendimento, che è lo strumento primo per cambiare gli schemi vecchi: attenzione non si parla di età né di genere ma di abitudini!

Patrizia Esposito

 

 

Patrizia Esposito 
Tre punti ci distinguono: Attenzione, Ascolto e Creatività. Trentennale esperienza consolidata come consulente nella Comunicazione Strategica, il mio ruolo è affiancare le aziende nelle sfide delle complessità, grazie alla conoscenza dinamica e in continua evoluzione del mercato, e alla metodologia comportamentale CEB innovativa, per facilitare i momenti di cambiamento con successo. Realizzo percorsi di s-formazione e formazione commerciale e di affiancamento al passaggio generazionale. L’esperienza dinamica e gli studi nel campo della psicologia e dell’economia ci permettono di avere una visione innovativa sulle variabili dei comportamenti d’acquisto e successivamente per creare strategie rivolte a ottenere il consenso del mercato verso i nostri clienti. 

 

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