Investimenti sempre maggiori nei flagship store, e punti vendita dove pagare solo con il palmo della mano, queste le tendenze globali del settore retail osservate da Retail Hub
Retail Hub è la start up che fa scouting d’innovazione in giro per il mondo per lo sviluppo di progetti rivoluzionari.
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Acquisto immersivo, tecnologia integrata, negozi che raccontano brand e storie.
MASSIMO VOLPE:
“L’Italia? sempre più audace dopo la scommessa vinta del primo store autonomo”
Il settore retail, si sa, ha subito una trasformazione epocale negli ultimi anni, guidata dall’innovazione tecnologica: ma c’è da considerare un elemento molto importante e inaspettato, se solo pensiamo a 4 anni fa in piena pandemia quando esplodeva il commercio online e si pensava che il negozio fisico sarebbe finito per sempre: il ritorno a un’esperienza diretta.
A dettare il trend di oggi, infatti, è proprio lo store fisico, che torna ad essere centrale e protagonista per far vivere l’innovazione. Acquisto immersivo, tecnologia che c’è ma non si vede perché parte integrante dello store, forte storytelling del brand e costruzione di una narrazione volta a lasciare memoria del prodotto, boom dei flagship store progettati per offrire esperienze di acquisto coinvolgenti e memorabili: in poche parole, forte esperienza, forte servizio.
«Per i brand la necessità oggi è matchare in maniera strategica e funzionale la comunicazione di valori e posizionamento, e l’offerta di più servizi nello stesso posto.» A sostenerlo, l’imprenditore ed esperto di innovazione nel retail Massimo Volpe, co-founder di Retail Hub start up verticale sul retail che fa scouting d’innovazione e “scova” le più dirompenti start up nel mondo, mettendo a disposizione delle aziende le tecnologie di ultima generazione per lo sviluppo di progetti rivoluzionari.
Tra le sue attività, i Retail Innovation Tour dove, con la guida di esperti del settore e i responsabili degli store in tutto il mondo, porta le aziende a scoprire dal vivo quelle che sono le ultime novità tecnologiche dei punti vendita, capire e testare con mano in che verso sta andando il settore e cosa ci si può “portare a casa” per innovare.
È proprio grazie ad uno di questi tour che è nato il primo autonomus store in Italia, svolta epocale e “al di fuori di ogni sospetto” per il nostro Paese, progetto di Retail Hub e DAO – cooperativa associata a Conad – inaugurato lo scorso novembre a Verona.
Il negozio senza casse – dove è possibile mettere la spesa anche in tasca e uscire senza dover fare la fila – a tre mesi di distanza dall’apertura è un successo.
«23mila scontrini emessi e oltre 2500 spese fatte a settimana, e anche la clientela ha capito quanto questo progetto metta davvero la tecnologia a supporto della spesa. Possiamo dire che l’Italia dopo questa prima scommessa si sta dimostrando più audace, e vedere cosa “bolle in pentola” nelle altre città del mondo attrae le aziende e le spinge a osare.
Per questo crediamo molto nei nostri tour e nella loro capacità di trasformare del potenziale in realtà, portando alla nascita di progetti nuovi in Italia» continua Massimo Volpe, che con Retail Hub negli ultimi mesi ha accompagnato diverse aziende alla scoperta degli store più innovativi, come Tiffany, Swarovski, i Whole Foods di Amazon, in città come New York, Las Vegas e Boston.
ACQUISTO IMMERSIVO: LO STORE FISICO TORNA PROTAGONISTA INSIEME AI CLIENTI PER OFFRIRE UN’ESPERIENZA MEMORABILE
Un approccio innovativo che mira a coinvolgere i clienti in modo più profondo durante il processo di acquisto rendendo così lo spazio fisico al centro di tutto. In che modo?
- Storytelling e narrazione: stimolare i sensi, creare emozioni positive e fornire ai clienti un’esperienza memorabile grazie l’uso di visual merchandising creativo, vetrine tematiche e display interattivi che raccontano la storia del marchio e dei suoi prodotti.
- Ambienti sensoriali e innovativi: store progettati con design accattivanti che invitano a esplorare e interagire con l’ambiente circostante; stimoli come profumi, suoni e texture per creare un’esperienza multisensoriale che coinvolga i clienti a livello emotivo, il tutto arricchito da musica e luci soffuse.
- Realità aumentata e virtuale: per creare esperienze di shopping coinvolgenti. I clienti possono utilizzare dispositivi AR o VR per esplorare virtualmente i prodotti, provare abbigliamento o accessori, o persino visualizzare come un arredamento si integrerebbe nel loro spazio domestico.
- Personalizzazione e co-creazione: offrire ai clienti la possibilità di personalizzare i prodotti o di partecipare attivamente alla creazione di nuovi partecipando a workshop di progettazione o produzione.
- Showrooming: esplorare i prodotti in un ambiente di showroom senza effettuare un acquisto immediato. Questo approccio permette ai clienti di provare i prodotti in modo più informale e senza pressioni di vendita, mentre i rivenditori possono concentrarsi sull’esperienza del cliente e sulla creazione di relazioni a lungo termine.
IL SUCCESSO DEI FLAGSHIP STORE: ECCO PERCHЀ SI INVESTE DI PIÙ
Gli investimenti nei flagship store sono in aumento perché offrono alle aziende l’opportunità di aumentare la consapevolezza del marchio e differenziarsi dalla concorrenza. Questi negozi di punta fungono da vetrina per presentare i prodotti in modo esclusivo e attrarre i consumatori con servizi personalizzati e innovative tecnologie di vendita.
Numerosi rapporti di settore e analisi indicano un aumento globale degli investimenti nei flagship store – specialmente nel fashion, luxury e tecnologia – trend spinto dalla crescente domanda dei consumatori di esperienze uniche e coinvolgenti, nonché dalla necessità per le aziende di distinguersi in un mercato sempre più competitivo.
DISPOSITIVI INTEGRATI, LA TECNOLOGIA C’Ѐ MA NON SI VEDE: DALLO STORE SENZA CASSA A QUELLO IN CUI SERVE SOLO IL PALMO DELLA MANO
In questi negozi, i clienti possono utilizzare app mobili o dispositivi per eseguire autonomamente il check-out senza dover interagire con un cassiere o con il personale di vendita. La tecnologia utilizzata include sensori, telecamere, RFID e sistemi di pagamento senza contatto, il tutto progettato per offrire un’esperienza di acquisto senza soluzione di continuità, consentendo ai clienti di risparmiare tempo e di evitare code alla cassa.
La tecnologia però è integrata nell’ambiente in modo tale da essere fluida e intuitiva per l’utente, senza essere invasiva o visibile, ma utile. Questo approccio mira a migliorare l’efficienza operativa del negozio e a fornire un’esperienza di acquisto più piacevole e senza stress.
«Per esempio, nei negozi di Amazon – Whole Foods negli Stati Uniti – per pagare si può usare il palmo della mano. Un passo significativo verso l’ulteriore semplificazione del processo di acquisto, e l’adozione di una tecnologia all’avanguardia che – dopo l’autonomus store – potrebbe arrivare anche nel nostro Paese. L’Italia è pronta.» promette Massimo Volpe.

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