Il cinema racconta le bellezze della Sicilia: 15 titoli importanti hanno scelto l’isola come set solo tra il 2022 e il 2023
Davvero non c’è storia che non possa essere ambientata in Sicilia. Risponde così il Direttore della Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino, alla domanda – probabilmente retorica – sul perché la Sicilia si presti facilmente a divenire set cinematografico per diverse produzioni.
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«Possiamo vantare – dice – un’incredibile varietà di paesaggi e ambientazioni, davvero difficili da trovare, tutti insieme, in qualunque altra regione. Non solo mare, spiagge, scogliere e montagne, ma anche parchi, vulcani e persino miniere sotterranee: c’è davvero l’imbarazzo della scelta quanto a location che sempre più vengono scelte quali set cinematografici».
Un’importante attrattività, dunque, cui si aggiunge quella del clima mite e della luce del sole quasi tutto l’anno, che permette alle produzioni di girare i prodotti filmici da febbraio/marzo fino ad ottobre.
Non a caso, solo negli ultimi due anni sono stati ben quindici i progetti importanti (da questa numerazione sono esclusi quelli meno rilevanti dal punto di vista economico) cofinanziati dalla Sicilia Film Commission che hanno visto la Sicilia quale set:
- I LEONI DI SICILIA (serie TV Disney+ sulla saga dei Florio in Sicilia, distribuita in oltre 100 paesi nel mondo);
- IL GATTOPARDO (serie tv Netflix che uscirà nel corso del 2024);
- THE END (film in uscita nel 2024 per la regia di Joshua Oppenheimer, con Tilda Swinton, Michael Shannon e George MacKay);
- SANTOCIELO (film di Ficarra & Picone);
- MAKARI 3 (attualmente in trasmissione in prima serata la domenica su RAI 1);
- I FRATELLI CORSARO (serie TV di prossima uscita sul Mediaset);
- MEMORIA DA MEXICO CITY (ultimo film di Luca Guadagnino con Daniel Craig – in uscita nel 2024);
- ANCHE NELLE MIGLIORI FAMIGLIE (ultimo film di Alessandro Siani, uscito a Capodanno e record di incassi per il periodo delle festività natalizie);
- ETERNO VISIONARIO (ultimo film di Michele Placido in uscita nel 2024 che narra la vita privata di Pirandello);
- IL CASSETTO SEGRETO (documentario di Costanza Quatriglio, presentato la settimana scorsa al Festival di Berlino);
- QUELL’ESTATE CON IRENE (opera seconda di Carlo Sironi, presentato la settimana scorsa al Festival di Berlino);
- L’ARTE DELLA GIOIA (serie Tv in uscita su netflix nel 2024, per la regia di Valeria Golino, tratta dal romanzo della siciliana Goliarda Sapienza);
- LA STOCCATA VINCENTE (film Tv trasmesso in prima serata da RAI 1 – Biopic dello schermidore catanese Paolo Pizzo);
- SABBIA NERA (serie Tv di prossima uscita su Mediaset);
- LA PRIMAVERA DELLA MIA VITA (film uscito nelle sale nel 2023 con Colapesce e Dimartino).
Tutti progetti filmici che risultano sempre più di alto livello. «Tanto che la Sicilia Film Commission, dal periodo post pandemico, ha partecipato praticamente a tutti i Festival».
Dal Festival di Cannes 2022 per SOUTH (film di Lionel Baier), al Festival di Berlino 2022 per LEONORA ADDIO (Film di Paolo Taviani) a quello di Venezia 2022 per SPACCAOSSA (film di Vincenzo Pirrotta) e LA FORNACE (cortometraggio di Daniele Ciprì).
La Sicilia Film Commission ha inoltre presenziato: al Festival di Torino 2022 per IL PRANZO DI FRANCESCO (documentario di Pasquale Scimeca e Luca Capponi), per LE VIE DELL’INFERNO (documentario di Mimmo Cuticchio), e per I NOSTRI ANNI (documentario di Daniele Gaglianone); al Festival di Rotterdam 2023 e al Festival di Torino 2023 per LUKA (film di jessica Woodworth con Geraldine Chaplin); al Festival di Venezia 2023 per L’INVENZIONE DELLA NEVE (film di Vittorio Moroni); al Festival Rotterdam 2024 e Festival Oslo 2024 per MADAME LUNA (Film di Daniel Espinosa); infine, al Festival di Berlino 2024 per IL CASSETTO SEGRETO (Documentario di Costanza Quatriglio) e per QUELL’ESTATE CON IRENE (Film di Carlo Sironi).

L’ente – che a differenza che nelle altre regioni d’Italia non è un organismo a sé stante, ma interno al Dipartimento Turismo della Regione – ha scelto di investire sul cineturismo con un contributo di circa 20 milioni di euro, tra il 2021 e il 2023, alle produzioni cinematografiche che hanno scelto la Sicilia quale set.
Un investimento alquanto azzeccato, dato che si stima un indotto diretto sul territorio di circa il 300 – 350% per ogni euro investito nel settore. «Considerata l’enorme ricaduta, sia in termini di immagine e di promozione che a livello economico, la Sicilia e i siciliani non possono che essere felici di ospitare le troupes qui».
Non a caso sempre più forte è anche la sinergia che la Sicilia Film Commission (sito web ) ha attivato con gli Enti locali, ma anche con i privati, e con altre associazioni a sostegno del settore, che insieme si adoperano sia per promuovere la Sicilia quale set cinematografico sia per agevolare il più possibile il lavoro degli addetti ai lavori che la scelgono per girare.
«Ci sono inoltre sempre più professionisti del cinema anche sul territorio – racconta Nicola Tarantino – persone che il mestiere lo sanno fare, e di cui si possono avvalere le case di produzione. Un fenomeno assolutamente positivo che ci ha spinto ad investire in alcuni corsi di formazione regionali dedicati al settore».
Quella del cineturismo è davvero, dunque, un’opportunità di promozione, ma anche per la creazione di nuova occupazione, davvero da non perdere.
«È uno strumento su cui si deve continuare a investire perché ha molteplici ricadute positive sul territorio. Interagendo con diversi altri settori, il suo impatto è davvero formidabile e per questo non del tutto misurabile in termini quantitativi, ma certamente più che tangibile».
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