Women Of Worth valorizza le imprenditrici

WOW, Women of Worth, è un progetto che coinvolge le imprenditrici. Ne abbiamo parlato con la sua ideatrice Marianna Penna

 


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L’economia al femminile è protagonista e coinvolge imprenditrici e professioniste aderenti al progetto WOW Women of Worth ideato da Marianna Penna. L’obiettivo? Riconquistare la loro umanità in un’era squisitamente digitale dove le autentiche connessioni passano spesso in secondo piano, sottolineando l’impatto della trasformazione culturale ed economica che le donne possono avere sulle loro comunità e sul mondo degli affari.

Scendiamo nel dettaglio. A ideare questo progetto è stata Marianna Penna, esperta di marketing strategico, visionaria fondatrice e Ceo di WOW Women of Worth. Questa grande avventura comincia a Londra dove Marianna inizia il suo viaggio professionale nel 2001 e avvia la sua prima impresa imprenditoriale nel 2011.

Da Direttore Marketing nel 2012 ad amministratore delegato di LEXeFISCAL LLP nel 2019, la traiettoria di Marianna è stata segnata dall’innovazione. Non solo. Nel bel mezzo della pandemia del Covid-19 inizia WOW Women of Worth, un progetto di CSR trasformativo che collega oggi oltre 150 donne dinamiche tra Londra e Italia.

Non una semplice rete, ma un vero e proprio movimento che rimodella la narrativa dell’emancipazione delle donne. Per questo motivo, nel marzo 2022, Marianna lancia “WOW Walk the Talk”, celebrando le donne imprenditrici a Londra, Milano, Roma e Napoli, con l’obiettivo di creare un ponte culturale aziendale tra il Regno Unito e l’Italia.

Marianna, cosa contraddistingue maggiormente il progetto WOW?

«Il progetto WOW ha un preminente focus sull’empowerment delle donne imprenditrici attraverso l’ispirazione, la formazione e il sostegno pratico. Ci impegniamo a fornire risorse e opportunità che consentano alle donne di realizzare il loro potenziale imprenditoriale in un ambiente inclusivo e collaborativo con approccio olistico, che tiene conto del benessere personale prima che professionale.

Il progetto si distingue per l’ambiziosa impresa di avvicinare e far dialogare la cultura aziendale britannica a quella italiana e viceversa, combinando il mindset imprenditoriale con la passione e la creatività.

Questo approccio unico fonde le migliori pratiche e l’innovazione del Regno Unito con il patrimonio culturale e la tradizione imprenditoriale italiana, creando un ambiente di apprendimento e crescita senza pari per le donne imprenditrici in entrambi i paesi.

In Italia e a Londra organizziamo eventi, workshop e sessioni di mentoring che mirano a ispirare, motivare e connettere le donne, fornendo loro gli strumenti e le competenze fondamentali per avere successo nei loro percorsi imprenditoriali.

La nostra missione è creare un ambiente che valorizzi e celebri la persona dietro l’imprenditrice o professionista, riconoscendo che il benessere personale è fondamentale per il successo professionale. Ogni anno tra febbraio e marzo, dal 2021, teniamo il Festival “Walk The Talk” dedicato alle donne in business mentre incontriamo tante altre che invece hanno bisogno di essere motivate, ispirate a lavorare in proprio o “semplicemente” ad imparare ad avere più consapevolezza di sé.

Come in una staffetta, per un intero mese siamo in tour in diverse città tra Londra, Roma (e dallo scorso anno anche Milano) e Napoli con l’impegno di far emergere il fattore umano nell’ambito imprenditoriale, riconoscendo l’importanza di integrare l’essenza umana nella sfera lavorativa».

ITALIA ECONOMY - Women Of Worth valorizza le imprenditrici
Marianna Penna

Qual è il ruolo delle imprenditrici nel XXI secolo?

«Nel XXI secolo le imprenditrici svolgono un ruolo fondamentale nell’economia globale, portando innovazione, dialogo e una prospettiva unica ai mercati e alle industrie.

Le donne imprenditrici sono in grado di affrontare sfide complesse e trovare soluzioni creative e, grazie alla loro resilienza e capacità di innovazione, stanno contribuendo in modo significativo alla crescita economica, alla creazione di team collaborativi e al cambiamento sociale soprattutto laddove vengono affidati a loro ruoli di leadership.

Inoltre, le imprenditrici possono svolgere un ruolo importante nel promuovere l’uguaglianza di genere e l’inclusione economica, ispirando altre donne a perseguire i propri sogni imprenditoriali».

Le sfide presenti e future dell’economia italiana?

«Le sfide presenti e future dell’economia italiana includono la necessità di affrontare la stagnazione economica, ridurre il divario tra Nord e Sud, promuovere l’innovazione e la digitalizzazione, rafforzare la competitività delle imprese, affrontare il divario di genere nel mondo del lavoro e supportare la transizione verso un’economia più sostenibile e resiliente.

Inoltre, l’Italia deve affrontare il problema della disoccupazione giovanile e l’emigrazione dei giovani talenti, garantendo opportunità di lavoro e sviluppo professionale nel paese. In un mondo sempre più competitivo a livello globale, la competizione inizia a livello locale.

Le donne possono svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre i divari di genere e creare ambienti lavorativi e di business più inclusivi e performanti. Questo significa trovare un equilibrio tra le esigenze delle aziende di ottenere risultati e la necessità di garantire il benessere e la salute del personale.

Le donne, con le loro capacità di leadership e la loro sensibilità alle esigenze umane, possono guidare questo cambiamento, creando culture aziendali che promuovono sia l’eccellenza lavorativa sia il benessere dei dipendenti.

Questo non solo porta a una maggiore soddisfazione e produttività sul posto di lavoro, ma può anche contribuire a ridurre i turnover e attrarre talenti più qualificati. In definitiva, un ambiente di lavoro che bilancia le esigenze aziendali con il benessere dei dipendenti è un vantaggio competitivo per le imprese nell’economia odierna».

Che ruolo svolgono le professioniste nel mondo ancora prettamente maschile dell’economia italiana?

«Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, le donne continuano ad affrontare sfide nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria, inclusi il divario salariale, la discriminazione di genere e la mancanza di rappresentanza nelle posizioni di leadership.

Tuttavia, le professioniste italiane stanno dimostrando la propria competenza e leadership in settori tradizionalmente dominati dagli uomini, aprendo la strada per una maggiore diversità e inclusione nel mondo del lavoro».

Il progetto WOW in che modo può aiutare le donne imprenditrici?

«Il progetto WOW può aiutare le donne imprenditrici offrendo loro supporto, risorse e opportunità per sviluppare le proprie competenze imprenditoriali, connettersi con altre imprenditrici e accedere a reti di sostegno.

Attraverso la nostra Marketing e Personal Branding Academy e programmi di olistici per la crescita personale, mentoring e networking, ci impegniamo a fornire alle donne gli strumenti e il supporto necessari per acquisire nuove conoscenze e competenze, condividere esperienze e costruire relazioni, fondamentali per il successo nei loro percorsi imprenditoriali».

Che ruolo assume l’innovazione nelle scelte quotidiane?

«L’innovazione gioca un ruolo cruciale nelle scelte quotidiane delle persone, influenzando tutto, dall’abbigliamento che indossiamo agli alimenti che mangiamo, dai trasporti e alle tecnologie che utilizziamo in quanto risolve problemi e nella maggior parte dei casi, migliorando la qualità della vita.

Le imprenditrici possono far leva sull’innovazione per creare soluzioni innovative ai problemi esistenti, migliorare l’efficienza dei processi aziendali e soddisfare meglio le esigenze dei clienti. Inoltre, l’innovazione può consentire alle imprese di distinguersi dalla concorrenza e di mantenere un vantaggio competitivo nel mercato.

Inoltre, ritengo che le donne abbiano la capacità di discernere quando è opportuno non superare i confini dell’innovazione – e degli effetti negativi, tossici che ne possono derivare – al fine di mantenere un aspetto “umano” per un futuro sostenibile, in un mondo sempre più dominato dalla digitalizzazione e dall’intelligenza artificiale».

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