Earth Hour 2024

Spegnere le luci per 60 minuti: l’Earth Hour è un gesto per mostrare l’impatto di un’azione condivisa per salvare il Pianeta

Il 2023 è stato un anno allarmante per il clima: tra i record infranti c’è infatti la temperatura media globale dell’aria, quella degli oceani, l’estensione della calotta antartica, la temperatura superficiale più alta mai registrata.


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Lo dicono gli scienziati che hanno firmato lo studio “The 2023 state of the climate report: Entering uncharted territory”, pubblicato su BioScience, rivista della Oxford University Press.

 Gli studiosi, guidati da William Ripple, professore di ecologia presso il College of Forestry dell’Oregon State University e da Christopher Wolf di Terrestrial Ecosystems Research Associates, affermano che «i segni vitali della Terra sono peggiorati oltre qualsiasi cosa l’uomo abbia mai visto, al punto che la vita sul pianeta è in pericolo».

Nel rapporto vengono citati molti degli eventi metereologici estremi che hanno riempito le prime pagine dei quotidiani: le alluvioni in Cina e India, l’ondata di calore eccezionale negli Stati Uniti d’America, le perturbazioni nel Mediterraneo.

Un evento in particolare ha attirato l’attenzione degli scienziati: la stagione degli incendi in Canada, mai così lunga e violenta. Le fiamme, si legge nel documento, hanno rilasciato in atmosfera una quantità di CO2 equivalenti pari a quella prodotta in un anno dal Giappone, la quinta nazione al mondo per emissioni climalteranti.

Considerazioni condivise anche dal sesto report di IPCC, il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico.

Nel documento, l’ente evidenzia la gravità della situazione attuale e sottolinea l’importanza di agire in maniera rapida e concreta. Il report ha messo in luce l’effetto serra come causa principale del riscaldamento globale e ha sottolineato l’impatto di questo sul ciclo biologico degli organismi e sull’equilibrio degli ecosistemi.

Gli esperti hanno inoltre dichiarato che se la temperatura aumentasse di 1,5° C rispetto ai livelli preindustriali, le misure di mitigazione del cambiamento climatico non sarebbero più efficaci.

La finestra per le nostre azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica si sta rapidamente stringendo e questo è il decennio cruciale per agire: mancano appena 6 anni per raggiungere l’obiettivo che la stessa COP28 si è posta, vale a dire diminuire le emissioni di gas serra del 43% entro il 2030 (e poi del 60% entro il 2035) rispetto ai livelli del 2019, così da limitare l’innalzamento globale a 1,5º.

Da più di 15 anni, milioni e milioni di persone in tutto il mondo, realizzano un gesto simbolico e semplice, ma altrettanto forte, per stimolare tale necessità di agire: l’ultimo sabato di marzo cittadini, istituzioni e aziende di tutto il Pianeta spengono per 60 minuti le luci di case, negozi, ristoranti, strade, monumenti e palazzi.

È l’Ora della Terra (Earth Hour), una manifestazione nata a Sidney nel 2007 che nel 2023 ha coinvolto oltre 190 nazioni con migliaia di spegnimenti e di azioni di volontariato ambientale.

Rispondendo all’appello di Wwf International, chi aderisce all’evento mostra la propria volontà di garantire un futuro più giusto e sostenibile per tutti e dà vita ad un potente promemoria per ricordare come la nostra esistenza e quella di tutte le specie viventi siano legate alla salute del nostro Pianeta.

Un appello per ribadire la necessità di proteggere la biodiversità della Terra e sottolineare quanto poco tempo ci rimane per farlo.

L’edizione del 2024 si celebra sabato 23 marzo alle ore 20.30, per non coincidere con il Sabato Santo e prevede lo spegnimento delle luci dei siti più conosciuti delle principali città, in Italia e nel mondo.

A Roma verranno spente le luci del Colosseo, di Piazza San Pietro, le luci esterne del Palazzo del Quirinale, di Palazzo Madama, di Palazzo Montecitorio e di Palazzo Chigi. A Venezia si spegneranno le luci di Piazza San Marco, a Ledro le luci del Museo delle Palafitte, a Torino le luci della Mole Antonelliana e dei ponti monumentali sul fiume Po, a Padova le luci del portico di Palazzo Moroni, di Piazza dei Signori, di Piazza dei Frutti, Piazza delle Erbe, le luci esterne di Palazzo Capitanio e di via 8 Febbraio; a Firenze le luci di Ponte Vecchio e Torre di Arnolfo, di Piazzale Michelangelo, della Basilica di Santa Croce, dell’Abbazia di San Miniato e del Duomo; a Trento le luci degli spazi espositivi del Muse: questi sono solo alcuni esempi delle 80 realtà che hanno scelto di aderire all’iniziativa.

A fianco di centinaia di spegnimenti simbolici ci saranno anche tantissime azioni di volontariato in cui migliaia di cittadini dedicheranno un’ora del loro tempo secondo lo slogan “+azioni -CO2: diamo un futuro al nostro futuro”.

Earth Hour 2024 ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica e i Patrocini del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell’ANCI.

Tutte le iniziative dell’Ora della Terra 2024 si possono trovare sul sito ufficiale del Wwf e sulle sue pagine social. A questo link il video di presentazione dell’iniziativa.

ITALIA ECONOMY - Earth Hour 2024
Blue Marble – Nasa 2012

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Giulia Baglini
Giulia Baglini, giornalista.

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