Inclusyon e Giulia Ghiretti uniscono forze per promuovere l’inclusione nelle imprese. Partnership annunciata per il 2024
Inclusyon è al fianco di Giulia Ghiretti per sostenere l’inclusione nelle imprese. La società di ricerca e selezione dedicata alle categorie protette insieme alla campionessa paralimpica annunciano una partnership per il 2024.
There is no ads to display, Please add some
E l’occasione arriva dalle manifestazioni sportive del 2024. Nel corso dell’anno, la società sarà al fianco della campionessa di nuoto paralimpico, sostenendola nelle gare che la vedranno protagonista.
Ai vertici internazionali nelle categorie S5, SB4 e SM5 e trionfatrice anche agli ultimi Campionati Mondiali di Manchester 2023 nei 100 metri rana SB4, Giulia Ghiretti è un esempio di forza e determinazione, che ha fatto dello sport, e in particolare del nuoto, il suo mezzo di riscatto nella vita, conquistando 24 medaglie internazionali tra Europei, Mondiali e Paralimpiadi.
Lo sport come catalizzatore di inclusione
«Secondo i dati dell’Istat del 2023, in Italia circa 3 milioni di persone vivono con gravi limitazioni funzionali, che influenzano in modo significativo le loro attività quotidiane».
Ed è proprio in questo contesto che lo sport si configura come un potente strumento di inclusione: un mezzo che va oltre le barriere fisiche, promuovendo non solo una migliore qualità della vita, ma anche valori come l’uguaglianza e la coesione sociale.
Con Andrea Torresan, Executive Director di Inclusyon (sito web), vogliamo conoscere alcuni dettagli di questa iniziativa.
Che obiettivo intendete raggiungere con questa partnership?
«Quella con Giulia Ghiretti, atleta paralimpica che ha già conquistato 24 medaglie internazionali tra Europei, Mondiali e Paralimpiadi, è una partnership che intende celebrare la determinazione e l’inclusione.
Nel corso del 2024 saremo al suo fianco per sostenerla nelle gare che la vedranno protagonista. Con Giulia vogliamo portare avanti la visione di uno sport sempre più inclusivo, in grado di rompere le barriere, e vogliamo ispirare tutti a perseguire sempre le proprie ambizioni».
Quanto è importante l’inclusione dei lavoratori nelle imprese?
«Molto importante. Ogni individuo porta con sé le proprie esperienze e competenze. Nuove idee e diversi metodi di lavoro possono portare a nuovi approcci operativi, favorendo così il cambiamento e l’innovazione.
Inoltre, un ambiente di lavoro inclusivo può stimolare la creatività, promuovere la comprensione e il rispetto e portare a una maggiore soddisfazione dei dipendenti».
Che ruolo assume lo sport come fattore di educazione culturale?
«Lo sport svolge un ruolo fondamentale come fattore di educazione culturale. Lo sport insegna valori come il rispetto, il fair play, la disciplina, il lavoro di squadra, l’inclusione, la dedizione e la perseveranza.
Questi valori sono fondamentali non solo nello sport ma anche nella vita di tutti i giorni, contribuendo alla formazione del carattere individuale e alla coesione sociale».
A che punto è l’Italia rispetto agli altri Paesi europei?
«L’Italia si colloca in una posizione meno favorevole rispetto ad altri Paesi europei per quanto riguarda l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Con un tasso di occupazione del 32,2% per le persone con disabilità in età lavorativa, rispetto al 51,3% dell’Unione europea, è evidente che l’Italia ha ancora molto lavoro da fare per ridurre il divario occupazionale esistente.
Nonostante la Legge 68/99 e l’introduzione della Disability Card, il tasso di occupazione dei lavoratori disabili è tra i più bassi in Europa, evidenziando la necessità di politiche più efficaci per garantire un’effettiva inclusione lavorativa e sociale».
Gli scenari futuri delle risorse umane?
«Guardando avanti, vediamo una serie di trend che stanno tuttora plasmando il futuro delle risorse umane. Innanzitutto, la digitalizzazione e l’automazione stanno rivoluzionando la gestione dei processi, rendendoli più efficienti e snelli.
In secondo luogo, il gap di competenze emerge come una questione sempre più critica, richiedendo un focus maggiore sulla formazione e lo sviluppo continuo dei dipendenti per far fronte ai cambiamenti del mercato.
E infine, crediamo che il tema dell’inclusione e della diversità diventerà sempre più rilevante in ambito HR. Prevediamo che le aziende si concentreranno maggiormente sulla promozione di una cultura inclusiva e sulla creazione di eguali opportunità per tutti i dipendenti».
C’è ancora molto da cambiare nel mondo del lavoro?
«Come accennato in precedenza, l’Italia affronta sfide significative in termini di inclusività sociale e ambienti di lavoro inclusivi. Anche se negli ultimi anni sono stati fatti significativi progressi in varie aree, persistono sfide importanti che richiedono attenzione continua e azioni mirate.
Noi di Inclusyon ci impegniamo quotidianamente a facilitare l’incontro tra aziende, pubbliche e private, e lavoratori appartenenti alle categorie protette.
Il nostro team, composto da professionisti del recruitment, psicologi abilitati e consulenti specializzati in Diritto del Lavoro con una conoscenza dettagliata della normativa (Legge 68/99), si impegna ad agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone appartenenti alle categorie protette».
Leggi altro su Economia – I Protagonisti