Approvato il bando regionale Nidi Gratis

Le domande delle famiglie per accedere al bando Nidi Gratis possono essere inviate dal 29 maggio al 27 giugno 2024

È stato approvato il nuovo bando Nidi Gratis per l’anno educativo 2024-2025 con cui la Regione Toscana garantisce un contributo alle famiglie per la gratuità dei servizi educativi per la prima infanzia.


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Con questo provvedimento, la Regione Toscana, nell’ambito del progetto GiovaniSì, sostiene l’accoglienza dei bambini e delle bambine nei nidi d’infanzia, spazi gioco e servizi educativi in contesto domiciliare, al fine di rispondere ai bisogni di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa delle famiglie toscane, tra cui anche le giovani coppie.

Il bando è rivolto alle famiglie con bambini e bambine residenti in Toscana, in possesso di ISEE fino a 35.000 euro.

Il contributo regionale corrisponderà a un massimo di 527,27 euro per ciascuna mensilità (per un massimo di 11 mensilità complessive) e, integrato con il Bonus INPS, permetterà alle famiglie di avere un’agevolazione per la frequenza dei nidi fino ad un massimo di 800 euro mensili. Lo sconto viene riconosciuto per la quota che eccede il contributo rimborsabile da INPS.

Le mensilità del bando dell’anno educativo 2023/2024 sono quelle da settembre 2023 a luglio 2024. Le mensilità del bando dell’anno educativo 2024/2025 sono quelle da settembre 2024 a luglio 2025.

Qualora la retta sia inferiore a quanto sia rimborsabile da INPS non è necessario presentare domanda per i contributi regionali. Bonus Inps e Bando Nidi Gratis sono due interventi diversi gestiti da due soggetti differenti e autonomi (INPS e Regione Toscana).

Qualora si intenda beneficiare di entrambi i contributi (Inps e regionali) è necessario fare due domande. Il bonus Inps rimborsa le spese sostenute dalle famiglie per le rette, il contributo regionale garantisce uno sconto sulle rette e non prevede invece esborso di denaro da parte delle famiglie.

I servizi per i quali viene riconosciuto lo sconto sono: i nidi d’infanzia, gli spazi gioco e i servizi educativi in contesto domiciliare. Deve trattarsi obbligatoriamente di servizi comunali o privati accreditati, il cui elenco viene approvato dalla Regione Toscana.

Per il bando relativo all’anno educativo 2024/2025 l’elenco dei servizi verrà approvato a maggio 2024.

I bambini e le bambine devono essere residenti in Toscana e di età compresa tra 3 mesi e 3 anni. Lo sconto viene riconosciuto al compimento dei 3 anni di età nel caso di bambini e bambine che: continuano a frequentare il servizio per la prima infanzia fino al termine dell’anno educativo; per comprovati motivi di fragilità certificata, continuano ad usufruire del servizio.

Le domande potranno essere presentate dalle ore 9:00 del 29 maggio 2024 fino alle ore 18:00 del 27 giugno 2024 per mezzo dell’applicativo regionale appositamente dedicato e unicamente nel periodo previsto dal bando. L’accesso si effettua tramite SPID, CIE o CNS. Di seguito anche le FAQ sul bando.

Risultati del bando “Nidi gratis” a un anno dal lancio

Secondo la Regione Toscana, sono 13.431 le bambine e i bambini beneficiari nell’anno educativo 2023-2024 del bando “Nidi gratis”. La misura, finanziata con il contributo del Programma regionale Toscana Fse+ 2021-2027, del valore di 40 milioni di euro, ha reso possibile che il contributo medio per ogni famiglia sia stato di circa 2.3400 euro.

Sono 177 le amministrazioni comunali che hanno aderito, 774 i servizi per la prima infanzia comunali e privati coinvolti. Per il 72,1%, le domande ammesse riguardavano redditi Isee fino a 25mila euro. Nella provincia di Firenze il maggior numero di famiglie beneficiarie (4237). Prato è la provincia con il contributo medio più alto, con 3276 euro.

Il questionario di gradimento somministrato a famiglie e nuclei beneficiari registra che nell’80% dei casi “Nidi gratis” ha influito positivamente sulla decisione di iscrivere i propri figli e le proprie figlie al nido. In base alla stessa rilevazione, 97 famiglie su 100 si sono dichiarate soddisfatte della misura.

In base ai dati resi noti dall’Istituto degli Innocenti la misura è capace sia di favorire l’accessibilità da parte delle famiglie economicamente più fragili, sia di rispondere a un’esigenza generalizzata.

Per l’anno educativo 23/24 le richieste di contributo ammesse alla misura sono infatti il 58% dei 22.619 iscritte e iscritti al 31 dicembre 2021 (ultimo dato disponibile), coprendo per il 42% la domanda di nidi pubblici e per il 65% i posti privati autorizzati al 2021.

L’Irpet, l’Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana, sottolinea infine che se il nido fosse accessibile gratuitamente a tutti, come lo è l’istruzione obbligatoria, il beneficio sarebbe maggiore per i nuclei meno abbienti. Mentre un recente studio dimostra che una retta più bassa aumenta, pur in modo contenuto, la probabilità di avere un altro figlio dopo il primo.

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Giulia Baglini
Giulia Baglini, giornalista.

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