Intelligenza artificiale e cybersecurity. Sono questi i settori altamente competitivi e in continua evoluzione su cui scommette Nana Bianca. Ne abbiamo parlato con Alessandro Sordi, Ceo co-fondatore di Nana Bianca
Creare un ecosistema virtuoso nel campo della cybersicurezza, sfruttando risorse economiche, competenze manageriali e tecniche, e promuovendo il partenariato pubblico-privato. A questo saranno chiamate le dieci start up selezionate dal programma di accelerazione Cybershield, ideato da Nana Bianca e promosso con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e C*Sparks, acceleratore nell’ambito della cybersecurity.
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L’iniziativa punta a sostenere l’innovazione in un contesto dove il rischio informatico è in costante aumento e si propone come obiettivo quello di individuare idee con un chiaro vantaggio competitivo, preparandole per scalare rapidamente il mercato europeo. Il progetto prevede un supporto economico – fino a un totale di 150mila euro, di cui 50mila euro nell’ambito del Cyber Innovation Network dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale –, incontri con esperti di alto livello provenienti dal mondo della cybersecurity, del venture capital e dell’imprenditoria, mentoring su misura e l’opportunità di instaurare partnership con aziende del settore.
Il programma, aperto a imprese che sfruttano tecnologie di punta quali analisi dei dati e big data, intelligenza artificiale, robotica, Internet of Things (Iot), blockchain e crittografia, è strutturato in 3 fasi:
- La prima, di open call & scouting diretto, è partita lo scorso 28 marzo e si chiuderà il prossimo 19 luglio. È finalizzata a individuare le migliori start up e tecnologie;
- La seconda, quella di pre-accelerazione si svolgerà dal 9 settembre al 21 ottobre. Le start up selezionate riceveranno per un periodo di sei settimane formazione e mentoring – gratuiti e in remoto – mirati ad affinare il modello di business e la strategia di go-to-market;
- La terza fase che si svolgerà dall’11 novembre al 3 marzo, offrirà un programma di accelerazione di 16 settimane alle start up innovative con l’obiettivo di perfezionare la strategia di go-to-market e attrarre investimenti.
«È nostro compito anticipare le esigenze di innovazione e preparare competenze e team capaci di rispondere concretamente ad aziende ed enti che desiderano collaborare – è stato il commento di Alessandro Sordi, Ceo e co-fondatore di Nana Bianca –.
Cybershield è nato nei nostri progetti circa due anni fa e oggi è uno dei principali poli nazionali per l’aggregazione di competenze in materia di cybersicurezza. Per le imprese del territorio si aprono interessanti opportunità, e non ci sono scuse per restare indietro su temi così rilevanti». Una grande opportunità per le imprese del territorio, dunque, che possono mettere in campo tutte le proprie competenze per progettare soluzioni all’avanguardia sia in ambito IA che in quello del trattamento di dati e cloud, fino alla difesa delle infrastrutture critiche, ma su cui anche gli investitori stanno dimostrando un crescente interesse.
La dimostrazione più importante è attestata dal fondo da un miliardo di Cdp Venture Capital sgr. Si tratta sicuramente dell’investimento più atteso del piano industriale 2024-28, di cui la metà sarà destinata proprio ai settori dell’IA e della cybersecurity. Cdp Venture Capital, punto di riferimento assoluto per l’ecosistema dell’innovazione italiano, non destinerà tali risorse alle sole start up, ma saranno loro a ottenere la percentuale maggiore.
Tra gli ambiti beneficiari ci sono: il trasferimento tecnologico, “anello di congiunzione tra ricerca universitaria e mercato”; le applicazioni settoriali per “rafforzare gli attori già esistenti”; aziende mature pronte a scalare all’estero e “diventare i futuri campioni nazionali”.