In Italia, il welfare aziendale è fondamentale per trattenere talenti e aumentare la produttività. Ne parliamo insieme a Giulio Siniscalco, Commercial Director Benefit & Engagement di Edenred Italia
In un mercato del lavoro sempre più complesso e competitivo, dove quasi la metà dei lavoratori italiani è insoddisfatto della propria retribuzione (ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos), trattenere e valorizzare i propri talenti diventa una delle principali sfide che le imprese italiane devono affrontare. Il capitale umano è oggi una risorsa essenziale per la stabilità e la crescita delle aziende, per questo è fondamentale sviluppare soluzioni innovative che migliorino la qualità della vita dei dipendenti, favorendone il benessere e aumentandone contestualmente la produttività. Edenred Italia, nota società del settore degli employee benefit, sta
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rivoluzionando il panorama del welfare con un approccio digitale e flessibile. Offre soluzioni su misura per rispondere alle esigenze dei lavoratori moderni, una suite di strumenti che interessano numerosi ambiti, dalla pausa pranzo al tempo libero, dalla cura della persona alla mobilità sostenibile. Strumenti che supportano le imprese nella costruzione di ambienti di lavoro più inclusivi, sostenibili ed efficienti.
L’ultima interessante novità è Edenred Engagement, una piattaforma all’avanguardia per potenziare il coinvolgimento e la motivazione dei dipendenti. Siamo entrati nel vivo del sistema di welfare 5.0 e delle soluzioni digitali ideate da Edenred Italia per la valorizzazione del capitale umano con Giulio Siniscalco, Commercial Director Benefit & Engagement di Edenred Italia.
Investire nella valorizzazione del capitale umano non solo accresce la soddisfazione dei dipendenti, ma genera un impatto diretto sulle performance aziendali. Lo evidenzia l’ultima indagine dell’Osservatorio Welfare di Edenred Italia: “La soddisfazione lavorativa sale al 64 per cento tra chi dispone di un piano di welfare aziendale, mentre scende al 40 per cento tra chi ne è privo”. In questo contesto quali sono le soluzioni che Edenred propone alle società italiane?
«Edenred offre a 100mila aziende in Italia soluzioni digitali per migliorare la qualità di vita e il benessere delle persone che svolgono un’attività lavorativa, dalla pausa pranzo, al tempo libero, fino alla cura della persona e alla mobilità sostenibile. Sono più di 2,5 milioni le persone che utilizzano le nostre soluzioni negli oltre 150mila partner convenzionati in tutto il territorio italiano.
Una rete ampia e flessibile che ci permette di rispondere efficacemente alle esigenze di tutta la popolazione aziendale, attraverso strumenti come il buono pasto Ticket Restaurant, il buono acquisto Edenred Shopping e piani di welfare strutturati, adatti a tutte le tipologie di organizzazione e collaboratori. Dal nostro Osservatorio emerge come il buono pasto sia il benefit più erogato, con il 41 per cento dei dipendenti che lo riceve con un valore medio di poco inferiore ai 7 euro.
Il 67 per cento dei lavoratori lo considera una valida forma di sostegno al reddito, dato che sale al 71 per cento per coloro che hanno un piano welfare. Pausa pranzo, ma non solo: l’ampio paniere di beni e servizi, dal people care, al tempo libero, fino all’assistenza per gli anziani e ai servizi di baby-sitting, rende il welfare aziendale uno strumento flessibile in grado di rispondere alle diverse esigenze delle persone, migliorando la conciliazione tra il lavoro e la vita privata, il benessere dei dipendenti e la produttività aziendale».
Edenred Engagement: cosa offre e come funziona?
«Edenred Engagement è la nuova piattaforma digitale di Edenred Italia disponibile per grandi, ma anche medie e piccole imprese, che offre una suite di strumenti cloud in grado di migliorare l’esperienza dei dipendenti, contribuendo alla loro soddisfazione e al loro coinvolgimento, aumentando la produttività e riducendo il turnover. La piattaforma, insieme ai buoni pasto Ticket Restaurant, ai buoni acquisto Edenred Shopping e alle soluzioni di welfare aziendale, completa l’offerta pensata per supportare le aziende nella gestione e valorizzazione del proprio capitale umano.
È la prima piattaforma sul mercato italiano a riunire in uno spazio one-stop-shop una vasta gamma di soluzioni per l’engagement dei dipendenti, come sconti e benefit, sistemi di rewarding per premiare l’impegno dei dipendenti, attività per migliorare il loro benessere e promuovere stili di vita sani, strumenti per la restituzione di feedback e per agevolare la comunicazione tra colleghi. Il tutto è accessibile da un unico hub, interfacciabile con tutti i sistemi HRIS- Human Resources Information System, per una gestione integrata di tutti i servizi di welfare aziendale e per favorire lo sviluppo di strategie su misura. Una piattaforma efficace per attrarre, trattenere e coinvolgere i talenti, dove è possibile misurare l’efficacia di ogni iniziativa».
Sempre secondo i dati emersi dall’Osservatorio Welfare di Edenred Italia, il 2023 è stato un anno di continuità nel trend di crescita del welfare italiano, che segna un aumento significativo nell’uso dei fringe benefit. Quali le ragioni di tale prevalenza? Può fornirci ulteriori dettagli/numeri?
«Secondo il nostro Osservatorio Welfare, in riferimento alla composizione
della spesa in welfare prevalgono proprio i fringe benefit, con il 31,8 per cento del totale, seguiti dall’area ricreativa con il 29,5 per cento. I fringe benefit, soprattutto negli ultimi anni, hanno dimostrato tutta la loro efficacia grazie alla loro flessibilità, alla velocità di attivazione per le aziende e all’ampia spendibilità. I diversi provvedimenti normativi che hanno portato all’aumento della soglia esentasse ne sono un’ulteriore testimonianza.
La Legge di Bilancio 2024 ha stabilito, infatti, l’innalzamento a 1.000 euro della soglia di non imponibilità per l’assegnazione di fringe benefit ai dipendenti, con incremento a 2.000 euro in presenza di figli a carico. Sono considerati un aiuto concreto alle spese quotidiane, in grado di supportare le persone e le famiglie in un periodo caratterizzato da un elevato costo della vita. Come dimostra uno studio realizzato da The European House – Ambrosetti vengono, infatti, utilizzati
principalmente per le voci di spesa che hanno riportato tassi di inflazione più elevati della media: alimentari e bevande, elettronica e carburante».
Attualmente, l’Italia occupa il quart’ultimo posto (dopo la Polonia, prima dell’Ungheria) nella classifica dei Paesi d’Europa per equilibrio vita-lavoro. Lo rivela lo studio di Remote, piattaforma che tratta tematiche e servizi attinenti al capitale umano su scala globale. Sul gradino più alto del podio troviamo il Lussemburgo, con un indice pari a 85,26. Per l’Italia a pesare in maniera negativa è la totale assenza del salario minimo. Come risollevare il nostro Paese dalle retrovie della classifica?
«Sicuramente il welfare aziendale contribuisce a migliorare l’equilibrio vita-lavoro. È un secondo pilastro rispetto al sistema di risorse pubbliche, lo integra e lo arricchisce anche sotto il profilo dei servizi ai quali possono accedere le persone. Soprattutto negli ultimi anni, ha assunto un ruolo fondamentale perché in grado di aumentare il potere d’acquisto e integrare il salario dei propri dipendenti. Uno strumento di semplice implementazione per le aziende e un aiuto concreto per le persone che lavorano: la modalità di fruizione dei servizi incide sulla liquidità delle famiglie, in quanto il credito welfare a disposizione è
un’integrazione concreta allo stipendio. Continuare a diffondere la cultura di questo strumento e promuovere misure in grado di incentivarne il suo utilizzo può essere un modo per migliorare il work-life balance delle persone».
Trattenere i talenti è una delle grandi sfide del presente, ma cosa serve in primis per attrarli?
«È importante utilizzare strumenti efficaci per promuovere il coinvolgimento dei dipendenti. Sette dipendenti su dieci considerano decisiva, guardando al welfare di domani, la presenza di un piano di flexible benefit per la scelta dell’azienda in cui lavorare, così come i buoni pasto rappresenteranno un benefit irrinunciabile.
Se fino a poco tempo fa per coinvolgere le persone erano sufficienti strumenti tradizionali di incentivazione, oggi è essenziale che la retribuzione sia integrata da riconoscimenti tangibili che influiscono sul clima aziendale e sulle performance delle persone. Per questo crediamo sia importante per le organizzazioni incentivare e trattenere i collaboratori con una gamma di strumenti personalizzabili in base alle esigenze reali e specifiche di ogni popolazione aziendale, di qualsiasi fascia d’età e in qualunque territorio.
Dal nostro Osservatorio Welfare emerge che per il 60 per cento del campione, quello del lavoro è un tema particolarmente sentito, rispetto ad altri aspetti della vita. L’azienda è chiamata quindi a essere sempre più vicina alle esigenze e ai bisogni delle proprie persone per rispondere alle loro aspettative ed essere capace di garantire un corretto equilibrio tra vita privata e professionale, benessere e soddisfazione».