Le PMI italiane si rinnovano con innovazione e digital marketing. Il trendjacking aiuta ad aumentare visibilità sfruttando temi virali, rafforzando identità e pubblico
Le piccole e medie imprese Italiane hanno affrontato negli ultimi decenni radicali processi di trasformazione, spinte da un contesto socioeconomico in continua evoluzione e dalle conseguenti sempre più mutevoli esigenze di mercato.
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Innovazione tecnologica nei metodi produttivi e di distribuzione, nuovi paradigmi per una gestione più attenta e consapevole delle risorse umane, maggiore attenzione a concetti chiave come “sostenibilità” e “welfare”, mercati nazionali e internazionali sempre più connessi: sono solo alcuni degli elementi che hanno dato origine a non poche sfide da affrontare.
Tra gli elementi che sono irriconoscibili rispetto anche solo a pochi anni fa va certamente menzionata la comunicazione, ovvero il modo in cui le PMI si raccontano, si fanno conoscere, si rivolgono a clienti acquisiti e potenziali: la “pubblicità” che fanno di loro stesse, per usare un termine comprensibile, ma semplificativo e superato.
Nell’era del digitale e dell’iperconnessione i vecchi modelli comunicativi sono diventati non solo inutili ma addirittura controproducenti: le imprese di ogni dimensione hanno dovuto investire risorse ed energie per imparare a conoscere e sfruttare le dinamiche del “marketing”, di cui riportiamo la definizione Treccani:
“[…] il complesso dei metodi atti a collocare con il massimo profitto i prodotti in un dato mercato attraverso la scelta e la pianificazione delle politiche più opportune di prodotto, di prezzo, di distribuzione, di comunicazione, dopo aver individuato, attraverso analisi di mercato, i bisogni dei consumatori attuali e potenziali”.
I clienti si aspettano una comunicazione chiara, coerente, dinamica e in linea con i valori dichiarati dall’azienda. Il web in generale e tutti i canali social in particolare sono diventati il nuovo palcoscenico sul quale chiunque faccia impresa deve sapersi muovere, con disinvoltura e professionalità.
Se alcune aziende hanno visto questo cambiamento come una minaccia per il buon andamento dei propri affari, la stragrande maggioranza ha saputo sfruttarne le potenzialità rimodellando i propri approcci comunicativi.
E se c’è una cosa che queste PMI “future-oriented” hanno capito, è che il marketing è una scienza precisa ma mai definitiva, e ogni anno se non addirittura stagione porta con sé nuovi stimoli e nuovi trend. Tra quelli più di successo dell’ultimo periodo compare senza ombra di dubbio il “trendjacking”. Di cosa si tratta e perché può rappresentare un’opportunità per le imprese? Vediamolo in questo articolo.
Trendjacking: una definizione
Se frequentate anche solo sporadicamente i social media vi sarà certamente capitato di imbattervi in contenuti di utenti differenti che avevano una matrice comune: una reazione ad un’impresa sportiva di cui tutti parlano, un video dedicato al commento dell’ultimo gossip, un post che celebra la “giornata internazionale” di questo o quel cibo.
Contenuti accomunati da precisi hashtag, virali, di tendenza. Ecco, il trendjacking è una strategia di marketing che consiste nello sfruttare contenuti di questo tipo per parlare della propria azienda, del proprio brand, beneficiando per così dire di una “vetrina” creata più o meno volontariamente da altri.
Si tratta in pratica di esprimere la propria opinione e il proprio punto di vista su un tema caldo di cui tutti parlano: una tattica “indiretta”, in quanto non si propone un argomento in maniera attiva, ma si commenta piuttosto qualcosa attorno al quale l’attenzione è già alta. Se fatta bene – ed è importante sottolinearlo – questa tecnica può portare grandi benefici in termini di engagement e visibilità.
Trendjacking per le PMI: 3 punti chiave
Abbiamo concluso il paragrafo precedente sottolineando che, come tutte le strategie aziendali, anche quella del trendjacking deve essere attuata bene per essere efficace, pena l’effetto diametralmente opposto. Vediamo quindi i 3 punti chiave che le PMI devono considerare per metterla in pratica.
- Pertinenza
È essenziale abbandonare l’idea che ogni trend virale vada sfruttato e che questo porti solo e necessariamente vantaggio all’azienda. È invece fondamentale selezionare con cura i contenuti on trend commentando e rielaborando solo quelli in qualche modo collegati alla natura del brand, e farlo rispettando il proprio stile e tone of voice.
Bisogna chiedersi se quel determinato argomento è in linea o ha qualche affinità con le caratteristiche dei prodotti e dei servizi offerti, piuttosto che affrettarsi a voler dire la propria su qualunque argomento sia popolare in un dato momento. Il rischio di non considerare la pertinenza dei trend nei quali la PMI si inserisce è quello di creare confusione nel pubblico di riferimento e trasmettere approssimazione e scarsa personalità.
- Creatività
Il rischio di inserirsi in una “conversazione virtuale” su un dato evento/argomento già virale è quello di dare l’impressione di “copiare” tutti coloro che lo stanno già facendo, trasmettendo un’immagine statica e banale dell’azienda.
Quando ci si approccia al trendjacking è fondamentale farlo in maniera creativa, divertente e originale: nessuno sarà interessato a leggere o condividere un contenuto uguale a mille altri, mentre saranno apprezzate nuove prospettive e nuove interpretazioni.
Dopo aver individuato il trend che vogliamo “agganciare”, sarà fondamentale inserirlo nella propria strategia comunicativa aggiungendo un punto di vista personale e nuovo. Non abbiate paura di sperimentare: la creatività è sempre più apprezzata rispetto alla banalità.
- Tempestività
È la dura legge dei social: ciò di cui tutti parlano oggi sarà dimenticato tra pochi giorni. Tempestività e rapidità sono le parole chiave quando si parla di trendjacking.
Commentare o condividere un contenuto legato ad un argomento che era virale una settimana fa sarà inutile e addirittura dannoso, perché trasmetterà l’immagine di un’azienda non a passo coi tempi e che “cerca” di essere moderna, piuttosto che esserlo davvero. Prendersi un po’ di tempo per elaborare il proprio approccio originale va bene, ma attenzione a salire in tempo sul treno del trend.
Trendjacking: quali vantaggi per le PMI?
Abbiamo capito che il trendjacking è una strategia che consiste nell’inserirsi in maniera personale e coerente all’interno di una discussione virtuale virale, e che per farlo in maniera vincente è necessario essere rapidi e creativi. Se sfruttata sapientemente, quali sono i vantaggi del trendjacking per le PMI? Vediamo i 3 principali:
- Intercettazione di nuovi segmenti di pubblico
Spostandosi da quelli che sono i topic e i format tradizionali di comunicazione dell’azienda sarà possibile intercettare nuovi segmenti di pubblico, nuovi utenti che certamente non stavano cercando in quel momento il nostro servizio o prodotto, ma che potranno intanto conoscere l’impresa e magari esserne incuriositi e iniziare a seguirla.
Sarà in questo modo possibile aumentare la fetta di possibili consumatori, con risultati ottimali sul medio e lungo termine.
- Rafforzamento della Brand Identity
Nel mondo del marketing digitale non ci si stanca mai di ripetere quanto sia fondamentale pianificare la propria strategia attenendosi fermamente ai valori e all’identità dell’azienda. Il tipo di immagini proposte, il tone of voice utilizzato, il logo scelto, i messaggi diffusi: “every single detail counts”, e tutti gli elementi devono risultare coerenti l’uno con l’altro, delineando quella che è la Brand Identity.
Il trendjacking è un’ottima opportunità per dire al mercato chi siamo e come siamo uscendo da quelli che sono i settori e le tematiche di riferimento principali. Sono lontani i tempi in cui un’azienda veniva valutata “solo” sulla base dei prodotti e dei servizi offerti.
Oggi i consumatori giudicano un’impresa nel suo complesso e preferiscono acquistare da soggetti che si mostrano in linea con i propri valori. Esprimere la vision aziendale anche attraverso il commento e la condivisione di trend online è una carta in più per rafforzare la Brand Identity a 360°.
- Diversificazione della strategia di marketing
Le PMI hanno capito con il tempo l’importanza di elaborare una strategia di marketing efficace sul lungo termine, meglio se guidati e seguiti da professionisti del settore. Tra i principi fondamentali di un buon progetto c’è quello di variare e diversificare i contenuti, per evitare il rischio di risultare prevedibili e scontati, se non addirittura noiosi.
Il trendjacking non può certamente essere l’unica strategia utilizzata, ma è un utile strumento per arricchire ed implementare il calendario editoriale, permettendo all’impresa piccole “divagazioni” da quelli che sono i contenuti più standard.
In conclusione, il trendjacking è un’ottima carta che le PMI possono affiancare a una strategia di digital marketing già ben delineata e programmata. È un buon modo per avvicinarsi ulteriormente al proprio pubblico di riferimento e ampliarlo, e per parlare dell’azienda in maniera indiretta, creativa e non autoreferenziale.
Perché è questo che i consumatori desiderano e cercano sempre di più: coinvolgimento, autenticità e coerenza.