Focus sulla sostenibilità in manifattura: le imprese italiane investono in efficienza energetica e tecnologie verdi, con ricadute positive su produttività e crescita
La sostenibilità ambientale è sempre più un obiettivo strategico per l’industria manifatturiera italiana. Secondo l’ultimo Statistica Focus pubblicato da ISTAT (5 maggio 2025), oltre la metà delle imprese manifatturiere con almeno 10 addetti ha adottato azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza energetica nel biennio 2021-2022. Questo spostamento verso pratiche produttive più sostenibili non è solo frutto di un’evoluzione culturale, ma anche di incentivi economici e pressioni normative a livello nazionale e comunitario.
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Numeri significativi e partecipazione diffusa
Nel 2022, 39.000 imprese manifatturiere, pari al 59% del totale delle aziende con almeno 10 addetti, hanno realizzato almeno un’azione volta a migliorare la sostenibilità ambientale. Queste aziende danno lavoro a circa 2 milioni di addetti e generano 217 miliardi di euro di valore aggiunto, rappresentando oltre il 70% dell’intera manifattura nazionale. Il dato conferma come le imprese più strutturate siano anche le più attive in ambito ambientale: la percentuale di adozione di azioni sostenibili sale infatti al 90,2% tra le grandi imprese (con oltre 250 addetti), rispetto al 55,4% delle piccole (10-49 addetti).
Le azioni più adottate: monitoraggio e riciclo
Tra le azioni più diffuse si segnala il monitoraggio dell’inquinamento ambientale, realizzato dal 36,8% delle imprese, seguito dall’uso di materiali riciclati (20,7%) e dall’impiego di fonti energetiche rinnovabili (30,2%). Il monitoraggio specifico delle emissioni di CO2 è ancora meno diffuso (9,9%), ma in forte crescita nelle aziende che mettono in atto più di cinque pratiche sostenibili.
Investimenti per l’efficienza energetica
Oltre alle azioni, molte imprese hanno sostenuto investimenti strutturali: circa 27.000 aziende, pari al 42% del totale, hanno effettuato investimenti per una gestione più efficiente dell’energia e dei trasporti. Le tecnologie più adottate includono impianti ad alta efficienza energetica (61,9% degli investitori) e sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (42%). Le grandi imprese sono ancora una volta in prima linea: il 78,5% di esse ha effettuato almeno un investimento in questi ambiti.
Territorio e settori: chi guida la transizione?
Il Nord-ovest si distingue per la predisposizione di piani di efficientamento energetico (47,6%), mentre il Mezzogiorno emerge per l’utilizzo di fonti rinnovabili e il monitoraggio ambientale dei fornitori. In termini settoriali, le industrie chimica, farmaceutica e della gomma e plastica guidano la classifica per incidenza di azioni e investimenti sostenibili, con punte superiori al 70% delle imprese attive.
La sostenibilità come leva di produttività
Il report ISTAT dimostra, attraverso un’analisi statistica approfondita, che esiste una relazione positiva tra l’adozione di pratiche sostenibili e la produttività delle imprese. Le aziende con un elevato livello di sostenibilità ambientale mostrano una maggiore produttività del lavoro, anche al netto di fattori come dimensione, settore e attività di export. L’utilizzo di fonti rinnovabili, il miglioramento dell’efficienza energetica e una maggiore attenzione ai fornitori sono tra i principali fattori che incidono positivamente sulle performance economiche.
Crescita economica e sostenibilità: una relazione confermata
Oltre alla produttività, il Focus evidenzia come la sostenibilità possa rappresentare anche un driver di crescita. Il 63,1% delle imprese manifatturiere analizzate ha registrato una crescita del valore aggiunto tra il 2018 e il 2022. Le aziende con strategie ambientali più articolate (alta o media intensità) sono risultate le più performanti anche nel medio periodo. Anche l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, spesso integrate con le strategie green, contribuiscono significativamente a questi risultati.
Il futuro della manifattura è verde e competitivo
L’indagine mostra un sistema industriale in evoluzione, dove la sostenibilità ambientale non è più vista come un vincolo, ma come un’opportunità per aumentare competitività, innovazione e resilienza. Tuttavia, la strada è ancora lunga: la maggioranza delle imprese si colloca nei profili a bassa intensità di sostenibilità. Per consolidare questo percorso sarà fondamentale rafforzare il supporto alle PMI, promuovere la diffusione di tecnologie green accessibili e incentivare le pratiche di economia circolare.
Fonte: Istat, Sostenibilità ambientale e performance economica delle imprese manifatturiere