Europa, mercati Growth in crescita

In crescita gli indicatori fondamentali delle società EGM. Graduale ripresa della liquidità del mercato e dell’attività di trading dei listini growth

Il primo trimestre del 2025 ha messo in evidenza una realtà complessa per i mercati azionari europei dedicati alle Small & Mid Cap. Nonostante il contesto macroeconomico e geopolitico fragile, i fondamentali delle società quotate, in particolare quelle del segmento Euronext Growth Milan, hanno mostrato un deciso miglioramento, aprendo uno spiraglio di ottimismo per il medio termine. A rilevarlo è il report trimestrale realizzato dalla Divisione Research & Analysis di EnVent Group, investment bank indipendente attiva a livello continentale.


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Secondo lo studio, pubblicato a maggio 2025, mentre gli indici principali come il FTSE MIB e il DAX tedesco hanno beneficiato delle aspettative di taglio dei tassi da parte della BCE (+11,3% per entrambi), i listini dedicati alle piccole e medie imprese hanno continuato a soffrire una debolezza diffusa, alimentata da basse valutazioni, limitate IPO e numerosi delisting.

EGM Milano: fondamentali in miglioramento nonostante le difficoltà di mercato

L’Euronext Growth Milan ha visto calare la propria capitalizzazione da 10,29 miliardi di euro nel 2022 a 7,89 miliardi nel 2025. Tuttavia, si è registrata una timida crescita nel numero di società quotate, passate da 203 a 207, segno di una certa vitalità nonostante l’inerzia del mercato primario. Le IPO nel primo trimestre sono state appena tre, con una raccolta complessiva di 9 milioni di euro.

Ma il dato più rilevante è l’andamento dei fondamentali. Le stime indicano una crescita dei ricavi da 10,4 miliardi nel 2024 a quasi 15,9 miliardi nel 2026, con un EBITDA previsto in aumento da 1,59 miliardi a 3,5 miliardi nello stesso arco temporale. L’utile netto dovrebbe più che triplicare, da 554 milioni a 1,855 miliardi di euro. La turnover velocity, indicatore della liquidità di mercato, è in risalita al 6,2% nel Q1 2025, dopo aver toccato un minimo nel terzo trimestre 2024.

Il quadro europeo: luci e ombre

Oltre all’Italia, il report analizza i principali mercati Growth continentali. In Francia, il segmento Euronext Growth Paris ha visto un calo della market cap da 21,2 a 16,8 miliardi di euro dal 2023 al 2025, con un numero di società quotate in discesa da 274 a 256. Anche la raccolta di capitali è crollata, passando da 176 milioni nel 2022 a soli 20 nel 2024.

In Norvegia, il mercato Euronext Growth Oslo ha perso oltre il 30% di capitalizzazione tra il 2022 e il 2025, con una sola nuova quotazione nel Q1 2025 e nessun capitale raccolto. La turnover velocity si è stabilizzata al 6,2%, suggerendo un interesse limitato ma persistente degli investitori.

Nel Regno Unito, l’AIM ha mantenuto un ruolo centrale, pur subendo anch’esso una forte contrazione. Il numero di società è passato da 816 nel 2022 a 663 nel 2024, con 26 delisting nel primo trimestre del 2025. Tuttavia, la turnover velocity ha raggiunto il 18%, segno di un rinnovato dinamismo rispetto ad altri mercati europei.

Fattori geopolitici e strategie monetarie: lo sfondo macroeconomico

Il 2025 si è aperto sotto il segno della volatilità. Il ritorno di Donald Trump come candidato repubblicano ha risvegliato tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa, con l’annuncio di nuovi dazi sulle importazioni di auto e tecnologie verdi. La BCE, intanto, ha avviato una fase di allentamento monetario per stimolare investimenti e credito, in un contesto di crescita moderata e inflazione sotto controllo.

La relazione economica tra Europa e Cina è rimasta ambivalente: in crescita la domanda di beni europei, ma permangono le preoccupazioni su squilibri e sussidi.

Delisting e private equity: un mercato che si restringe

Un tema centrale del report è l’erosione della base societaria dei mercati Growth, dovuta all’intensificarsi dei processi di delisting, spesso incentivati da fondi di private equity che offrono premi di uscita. L’accesso ai mercati privati diventa quindi sempre più attraente per le PMI, in cerca di maggiore flessibilità e minori oneri regolamentari.

Come ha sottolineato Franco Gaudenti, CEO di EnVent Group, «è in atto un significativo “shift” nel mercato dei capitali. Le attese verso nuovi strumenti come l’Umbrella Fund sono alte, ma il mercato resta fragile. La sfida è mantenere viva l’attrattività dei mercati pubblici, specialmente per le società a bassa capitalizzazione».

Conclusioni: una scommessa sulla resilienza

In sintesi, il report EnVent suggerisce che il segmento Growth europeo si trovi oggi a un bivio strategico. Da una parte, le difficoltà strutturali – bassa liquidità, scarse nuove quotazioni, fuga verso il private – continuano a comprimere la fiducia. Dall’altra, il miglioramento dei fondamentali aziendali, unito a politiche monetarie più accomodanti e alla possibilità di una riallocazione globale del capitale, potrebbe offrire un’occasione per rilanciare il comparto.

Perché ciò avvenga, sarà però necessario accompagnare queste tendenze con interventi normativi e strategici capaci di riportare gli investitori – e soprattutto le imprese – a credere nel potenziale dei mercati pubblici.

Fonte: EnVent Group, “Report Growth Markets Continental Europe 1Q 2025”

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