Economia, nasce il primo servizio in Italia che aiuta a prevedere la crisi d’impresa: uno strumento di rating analitico che riesce ad anticipare il rischio di insolvenze e instabilità
Anticipare i segnali della crisi d’impresa, per intervenire prima che sia troppo tardi. A Como nasce il primo servizio in Italia in grado di prevedere la possibilità di insolvenze e instabilità, grazie ad un’analisi che mixa tutti i fattori di rischio.
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A lanciarlo è la piattaforma di business intelligence reportaziende.it, che si occupa di analizzare e restituire alle imprese informazioni economico-finanziarie da fonti ufficiali e autorizzate.
Il nuovo servizio, denominato “Rating Crisi d’Impresa”, rappresenta un unicum nel panorama nazionale. La forza del software risiede nella capacità di incrociare due piani di lettura: da un lato l’analisi quantitativa, basata sugli indicatori finanziari ufficiali; dall’altro una componente qualitativa che tiene conto di elementi spesso invisibili, come la solidità gestionale, le pressioni del contesto settoriale e i fattori di rischio economico esterni. Il risultato è un punteggio sintetico ma strutturato, che permette non solo di valutare la situazione attuale di un’azienda, ma anche di stimarne l’evoluzione nel breve termine.
“Siamo i primi in Italia ad aver sviluppato un approccio di questo genere – dice Vincenzo Augurio, Ceo di ReportAziende – basato su una lettura incrociata dei dati e su una capacità interpretativa che supera Il mero dato numerico. Il nostro obiettivo è quello di offrire alle aziende uno strumento comprensibile e operativo, utile per chi deve prendere decisioni rapide e strategiche”.
Il sistema compone in pochi secondi una valutazione sintetica, accompagnata da uno scenario previsionale articolato su tre ipotesi: ottimistica, di continuità o critica. Non si tratta – viene precisato – di una certificazione creditizia, ma di uno strumento interpretativo avanzato, pensato per supportare decisioni operative, commerciali o di posizionamento.
Il servizio si rivolge quindi a chi deve valutare clienti o partner prima di una fornitura, a chi opera nel campo delle fusioni e acquisizioni, e a chi lavora nella consulenza, nella distribuzione o nella selezione di fornitori. Tutto questo si integra all’interno di una piattaforma che oggi censisce oltre 6,5 milioni di imprese italiane, aggiorna quotidianamente i dati pubblici e permette ricerche incrociate per ragione sociale, partita IVA, settore e territorio.