Essere imprenditore o giocare a farlo? La grande differenza tra il mondo reale e il role play
Intervento a cura di Stefano Luccisano
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Qualche settimana fa ho partecipato come organizzatore a una tappa di un roadshow nazionale dedicato alle startup e all’open innovation. Bellissima atmosfera, sala gremita di giovani imprenditori e startupper ambiziosi, venture capitalist e tanto networking.
Al termine dei lavori, un giovane imprenditore si è avvicinato a me, desideroso di condividere ciò su cui stava lavorando, la sua visione e le novità a cui stava lavorando. Era uno startupper da manuale, logo accattivante, felpa brandizzata e attitudine da performer. Sul suo biglietto da visita la classica scritta “CEO e Co-Founder”.
Quando gli ho chiesto di raccontarmi di più sulla sua azienda e sui risultati raggiunti, è iniziata una lunga esposizione di strategie per aumentare la visibilità sui social media, dettagli sulla sua prossima gara di pitch e il modo in cui aveva stretto contatti con alcune figure “importanti” su LinkedIn. Ma qualcosa non tornava.
Non stava parlando della sua azienda, bensì di sé stesso. Era evidente che la sua energia era dedicata a costruire un’immagine di sé come imprenditore, più che a svolgere il lavoro concreto di un fondatore.
Fare l’imprenditore o sembrare un imprenditore
Sembra una distinzione sottile, ma è profonda. Oggi, essere un imprenditore è diventato una sorta di status, un’aspirazione di stile di vita che promette libertà, successo finanziario e la possibilità di creare qualcosa di significativo. Tuttavia, molti rimangono bloccati nel giocare la parte senza mai compiere il passo decisivo: costruire qualcosa di reale.
Costruire un sito web, ordinare biglietti da visita o aggiornare il profilo LinkedIn sono attività semplici, che non richiedono grande impegno o rischio. Eppure, per molti, queste azioni diventano sinonimo di “fare impresa”.
La realtà, però, è ben diversa: il cuore dell’imprenditorialità è creare valore risolvendo problemi reali. Non importa quanto sia raffinato il tuo logo o accattivante il tuo pitch deck, ciò che conta sono i risultati concreti, come prodotti che funzionano, clienti soddisfatti e problemi risolti.
Riconoscere i segnali del “fare per sembrare”
Se ti chiedi se stai costruendo un’azienda o semplicemente interpretando il ruolo, ecco alcuni segnali rivelatori:
- Troppo networking, poca vendita
Connettersi è importante, ma trascorrere più tempo a costruire relazioni ipotetiche anziché parlare con i clienti è controproducente. Il vero imprenditore vende: prodotti, idee, valori.
- Visione senza azione
Una visione è fondamentale, ma se rimane solo un discorso privo di passi concreti per realizzarla, sei fermo al punto di partenza.
- Branding ossessivo, focus cliente nullo
Investire ore nel perfezionare loghi e font ha senso solo se hai già capito i bisogni dei tuoi clienti. Senza quel punto di partenza, il branding è solo un esercizio di stile.
- Gare di pitch come scopo, non come mezzo
Partecipare continuamente a pitch può sembrare un segno di attività frenetica, ma se non si traduce in costruzione e vendite, è solo un modo per evitare il lavoro vero.
- Preparazione infinita
Stare “preparando il lancio” per mesi o anni spesso nasconde una paura: quella di affrontare il mercato reale e il rischio di fallire.
Misurare solo le cose che hanno davvero valore
Recitare il ruolo di imprenditore è allettante perché è sicuro. Concentrandoti su attività superficiali, puoi evitare il rischio di fallire. Al contrario, fare davvero l’imprenditore è difficile: richiede vulnerabilità, accettare il fallimento come possibilità e mettere alla prova le proprie idee nel mondo reale.
Il successo imprenditoriale non si misura in connessioni su LinkedIn, biglietti da visita eleganti o gare vinte, ma nella capacità di risolvere problemi reali e creare qualcosa di significativo. Prima di lanciarti nell’ennesima attività che sembra imprenditoriale, fermati e chiediti: sto davvero costruendo qualcosa di valore? Oppure sto semplicemente interpretando un ruolo?
Il vero imprenditore non si nasconde dietro le apparenze. Fa il lavoro necessario per trasformare un’idea in un’attività concreta che fa la differenza. Quindi, prima di ordinare un altro set di biglietti da visita o perfezionare quel post su LinkedIn, chiediti: sto costruendo un’azienda? O sto solo giocando a fare l’imprenditore?