Ultimo: una “favola” che diventa realtà

Come ha fatto, Ultimo, in così pochi anni a riempire gli stadi con date sempre sold out e a regalare emozioni al suo pubblico?

Nella sua ultima data a San Siro del live 2022, Ultimo aveva annunciato le nuove date del tour che sarebbero arrivate l’estate successiva: due date allo stadio Olimpico a Roma (07/08 luglio) e due allo stadio San Siro a Milano (17/18 luglio); questo tour ha preso il nome di La favola continua… per ricordare quello precedente, i biglietti in poche settimane sono andati subito sold out, facendogli così aggiungere due date, oltre a quelle già esistenti: una a Roma il 10 luglio (la prima ad andare sold out) e la data zero a Lignano Sabbiadoro (lo scorso 1 luglio).


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Ma cosa colpisce di Ultimo, nonostante le numerose critiche?

Niccolò Moriconi, in arte Ultimo (ha deciso questo nome come tributo per chi come lui, si è sempre sentito ultimo nella vita), ha dato inizio alla sua carriera nel 2016 (dopo essere stato scartato sia da X-factor sia da Amici) è riuscito a vincere il suo primo concorso One shot game di Milano, per gruppi e solisti emergenti, promosso da Honiro che è diventato la sua etichetta discografica per molti anni, finché non ha creato una sua etichetta nel settembre 2020, la Ultimo Records.

Uno dei suoi primi importanti traguardi è stato vincere Sanremo 2018, nella categoria nuove proposte, partecipando con la canzone Il ballo delle incertezze, ancora oggi molto ascoltata dal suo pubblico.

Con questo brano ha riscosso così tanto successo, che l’anno seguente ha lanciato il suo primo tour Colpa delle favole con 19 date negli stadi, con ultima tappa allo stadio Olimpico di Roma (una delle sue date più importanti) sold out con 64 mila spettatori.

Per rispondere alla domanda iniziale, basta partecipare a un suo concerto.

Nel 2022, sono stata alla sua terza data del tour, allo stadio Artemio Franchi di Firenze, il concerto è durato circa 2 ore.

Questo tour è stato il primo dopo la pandemia covid-19, infatti, sin dalla prima canzone, Buongiorno vita, scritta da lui per la necessità di uscire e di rinascere: si sentiva il suo bisogno di rapportarsi con il pubblico e la voglia di rivivere ciò che lui chiama “sogno”, cioè cantare negli stadi.

Il concerto poteva contare su un’ottima organizzazione, il cantante ha scelto di dedicare una parte del concerto a rafforzare l’intimità con il pubblico, sedendosi in cima al palco e cantando accompagnato da una band acustica. Questo ha fatto sì che ci creasse un’atmosfera magica, come se tutte le 40 mila persone che erano lì nello stadio, in realtà, fossero una sola.

L’ultima parte del concerto è stata dedicata al piano e voce, cantando le canzoni più intime del suo repertorio e accompagnandosi solo dal pianoforte, finendo con Sogni appesi.

Grazie alla sua storia e ai suoi concerti, Ultimo fa sognare la gente, fa rivivere la sua vita attraverso le sue canzoni e attraverso i suoi spettacoli. Fa sentire chi si sente ultimo un po’ meno “ultimo”.

Questo contenuto è stato scritto da Gioia Bassini, che frequenta la II classe dell’Istituto tecnico commerciale Marchi-Forti di Pescia, in stage alla redazione Italia Economy.

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