Nasce la Fondazione ITALIC-US

Nasce la Fondazione ITALIC-US: un ponte tra Italia e USA per promuovere l’eccellenza italiana e tutelare le imprese dai dazi

L’export italiano è in fermento. Dal 2020 al 2025 è cresciuto del 30%. L’ultimo Rapporto di Unioncamere individua 120.876 Pmi italiane che esportano prodotti o servizi all’estero. A queste potrebbero aggiungersene altre 17mila, se adeguatamente supportate, andando ad incrementare il giro d’affari del 2,6-3%.

Delle circa 17mila imprese “potenzialmente esportatrici”, in particolare, 11.427 sono considerate “emergenti” in quanto esportano occasionalmente, ma potrebbero consolidare significativamente la propria posizione sui mercati stranieri.

Tra le imprese emergenti, 1.600 hanno un rapporto diretto proprio con gli USA, paese che, per due imprese su tre, rappresenta l’unico mercato di riferimento oltre a quello italiano e determina il 15,7% delle loro esportazioni, per un valore di 87,4 milioni di euro.

Ed è per sbloccare il potenziale inespresso delle aziende italiane verso gli Stati Uniti e rafforzare il legame tra l’Italia e le sue comunità nel mondo, che è nata la Fondazione ITALIC US.

Una missione tra cultura, impresa e comunità

La missione di ITALIC-US si articola su due direttrici distinte. Da un lato, supportare gli italiani residenti negli USA e le comunità italo-discendenti, offrendo strumenti informativi, culturali e operativi. Dall’altro, affiancare imprese, professionisti e creativi italiani nel portare oltreoceano i propri progetti, prodotti e competenze, facilitando processi di internazionalizzazione e promozione del Made in Italy autentico.

La Fondazione, quindi, si propone come piattaforma di connessione tra le eccellenze italiane e il contesto americano, favorendo sinergie tra il tessuto imprenditoriale, sociale e istituzionale attraverso progetti a carattere culturale, educativo e filantropico. Nasce a Washington dalla visione di tre professionisti italiani con esperienza diretta tra Italia e Stati Uniti: Fabio Maggesi, Avvocato, Presidente e fondatore dello Studio Legale Internazionale MEPLAW, Maby Palmisano, Vice Presidente e Segretario, ricercatrice con sede a Washington D.C. e Luca Marco Giraldin, Consigliere e Tesoriere, fiscalista internazionale ed esperto di Made in Italy e processi di internazionalizzazione.

Bridging the Atlantic, celebrating true Italian excellence ” è il motto che guida l’azione della Fondazione: costruire ponti autentici tra Italia e Stati Uniti, facendo emergere il valore di storie, idee e visioni capaci di rappresentare la contemporaneità italiana nel mondo. L’impegno del Board è volto a costruire una comunità transatlantica unita dai valori di qualità, innovazione, bellezza e inclusività, restituendo all’Italia una voce forte e credibile nel contesto globale. La Fondazione è apartitica e senza fini di lucro; opererà grazie a donazioni, sponsorizzazioni e quote associative. Ogni risorsa sarà destinata esclusivamente al sostegno di iniziative coerenti con la missione statutaria ” spiega l’Avvocato Fabio Maggesi.

Export italiano e dazi

In un’epoca che mina la propensione alle esportazioni verso il mercato statunitense a causa della minaccia dei dazi, “ la Fondazione offrirà pieno supporto alle realtà italiane più meritevoli per favorire il loro ingresso nel mercato statunitense, facendosi carico degli eventuali dazi e delle attività di promozione che si renderanno necessarie ” conclude Fabio Maggesi.

condividi su:

Immagine di La Redazione
La Redazione

Leggi anche

Vuoi ricevere le nostre ultime news? Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato

ARTICOLI PIÙ LETTI
ULTIMI ARTICOLI