L’Associazione Demetra promuove attivamente l’innovazione in Italia. Organizza eventi e incontri per supportare pro bono start up emergenti
L’Associazione Demetra si è posta un obiettivo ambizioso: contribuire attivamente all’ecosistema dell’innovazione in Italia. Con un impegno personale e professionale, oltre 1.100 professionisti under 40 fanno parte di una vibrante comunità, tutti uniti da una visione comune per il sostegno alle imprese innovative.
There is no ads to display, Please add some
La loro missione? Promuovere l’innovazione attraverso eventi dedicati alle start up emergenti, offrendo loro occasioni di confronto grazie alla presenza di stakeholder strategici e figure di alto standing dal mondo tecnologico, industriale e finanziario che dedicano parte del loro tempo a Demetra come mentor.
Il tutto prende vita, in particolare, nel format di Startup on Stage, dove il know-how si mescola con la passione per il futuro. Ma non si fermano qui. La loro determinazione li spinge a organizzare eventi di confronto imprenditoriale e ispirazionali, portando in scena ospiti di alto profilo.
«È qualcosa che facciamo con passione – ci racconta Ilaria Salzarulo, responsabile Partnership & Fundraising di Associazione Demetra –, ma siamo anche consapevoli della complessità dei tempi attuali che ci portano a realizzare che il nostro valore come giovani professionisti, cittadini, imprenditori, passa attraverso l’integrazione, la creazione di ponti tra le generazioni.
Per cui l’intenzione è quella di costruirci una prospettiva, coscienti del nostro valore all’interno di un Paese che, sebbene non privo di sfide, si trova all’interno di un’area molto fortunata, l’Europa: area in cui abbiamo un mercato che ci consente di muoverci liberamente, di far fluire idee, ricerca, progetti, persone con una logica unificata».
Per i membri della community di Demetra si tratta, quindi, di essere abilitatori, di accelerare il cambiamento in modo non distruttivo ma adattivo, consapevoli del loro impatto nel plasmare il futuro. Sono i protagonisti di un’epoca in cui l’innovazione è la moneta più preziosa e la collaborazione la chiave per sbloccare il suo potenziale.
Lo Startup on Stage, il contest sopracitato, ne è un esempio. «È un format che è nato con l’idea di tessere una relazione virtuosa tra progetti ad alto potenziale e stakeholder del mondo dell’innovazione – ci dice Ilaria Salzarulo – che possano essere interessati a supportare le start up nel loro processo di crescita».
Nel corso del tempo, questo concept si è trasformato in un raffinato processo: non più un semplice incontro tra start up e una variegata platea, ma un rigoroso processo di ricerca, analisi e selezione.
«Ognuno di questi tre processi – ci spiega Salzarulo – è seguito da un team di volontari che lavorano nel loro tempo libero per selezionare progetti meritevoli. Il team di ricerca è quello che si occupa della prima fase; quindi, attraverso attività inbound e outbound trova progetti che sono in fase iniziale e che hanno bisogno di crescere, di consolidarsi.
Ne seleziona alcuni che poi vengono passati al secondo team, quello di analisi. Quest’ultimo si compone di volontari, per lo più analisti finanziari, che entrano nel merito di ogni singolo progetto e definiscono una short list di finalisti, che viene proposta al nostro Advisory Board, uno degli organi più preziosi della nostra Governance che si compone di professionisti di lunga esperienza nel mondo tecnologico, economico e finanziario».
I progetti che giungono all’attenzione dell’Advisory Board hanno, perciò, già superato una rigida selezione che include approfondimenti dettagliati sul settore di appartenenza, la solidità del modello di business e la roadmap di sviluppo.
Viene valutato attentamente se il progetto ha una chiara visione per il prossimo anno e mezzo, il tasso di crescita del mercato di riferimento e la competenza e l’integrità dei suoi fondatori e fondatrici. Inoltre, vengono analizzate attentamente le esperienze passate del progetto, compreso il suo track record di credibilità e gli eventuali investimenti precedenti.
Lo Startup on Stage si svolge generalmente ogni tre mesi, con un periodo di preparazione flessibile per garantire solidità in tutte e tre le fasi.
Poi c’è l’organizzazione dell’evento, la fase finale, che ne è il momento culminante: la start up selezionata sale sul palco per raccontare la propria storia accompagnata da un advisor che li presenta, momento seguito da una sessione di Q&A e un aperitivo di networking.
La vasta community di Demetra è invitata a partecipare a questo evento, che di solito si svolge in presenza.
Un punto chiave di Demetra è che si tratta di una associazione senza scopo di lucro. Quanto è importante oggi, quindi, costruire una community in un contesto prettamente associativo e no profit? «È vitale – ci risponde Salzarulo – perché consente di discutere, di costruire con una libertà diversa da un fine imprenditoriale, con uno scopo “profit”.
Demetra è un’associazione apolitica, apartitica, laica e pertanto neutra. Rappresenta un luogo di incontro, di confronto, e ogni iniziativa che viene messa in piedi viene fatta con l’intenzione di aggregare.
Anche al di fuori degli incontri formali e associativi, sta nascendo un vero e proprio vortice di sinergie e opportunità, guidate dalla qualità delle persone coinvolte e dalla volontà di condividere risorse e competenze.
Nella community è chiaro che ci sono tanti punti di vista, tante persone diverse, però ci siamo dati anche una carta di valori: stiamo ponendo le basi per creare una rete diffusa di leadership.
Se un domani ci incontreremo su tavoli diversi, vi sarà comunque una comunione di intenti, un allineamento di valori, che renderà qualsiasi confronto e progetto più veloce e più fluido. Stiamo plasmando un futuro a beneficio della nostra comunità».
Scopri di più su Associazione Demetra
Leggi altro su Economia – I Protagonisti