Sostenibilità e crescita: binomio vincente: le imprese investono in tecnologia, persone e sostenibilità per affrontare le sfide del 2025
Il 2024 è stato contraddistinto da una lieve crescita globale, anche se nei primi mesi del 2025 lo slancio si è un po’ affievolito. Ciononostante, le nostre imprese sono in salute e i numeri parlano di un discreto sviluppo, dovuto in gran parte alle piccole e medie imprese che dopo aver resistito alla crisi sono ripartite velocemente e hanno recuperato competitività su tutti i fronti. L’analisi dei bilanci provvisori riferibili al 2024 rafforza questi dati su un sistema capace di reagire e che ha continuato a investire sulle persone, sui progetti e sulla tecnologia.
Cresce, anche se di poco, il ricorso al credito bancario, nello specifico ai finanziamenti a medio e lungo termine destinati agli investimenti. Ci sono timori sul fronte dell’approvvigionamento delle forniture ma, se si supereranno queste difficoltà, la ripresa auspicata avrà connotati più forti e stabili. Per quanto riguarda i consumi, dall’analisi sulle transazioni con i POS si evidenzia che i dati dello scontrino medio sono oramai vicini a quelli che si registravano nel 2021. Questo orientamento, se proseguisse, permetterebbe di assorbire l’eccesso di liquidità giacente sui conti correnti, contribuendo così alla crescita economica.
Dobbiamo essere consapevoli che la liquidità sul conto corrente comporta la perdita di potere d’acquisto, a fronte poi di un’inflazione crescente. Destinare parte della liquidità agli investimenti, da una parte consentirebbe ai risparmiatori di far rendere le proprie disponibilità, ma dall’altra potrebbe contribuire a sostenere il debito pubblico e a spingere i consumi. Un altro fattore di crescita potrebbe essere poi generato dal superamento dei blocchi alle forniture, ovvero la ricostituzione delle scorte.
Le nostre aziende sono poi sempre coinvolte sul tema della sostenibilità: il 71% dei consumatori è diventato più consapevole della sua importanza e questo porta con sé significative conseguenze per l’attività economica e produttiva delle aziende nostrane, che dichiarano di destinare tra il 2 e il 10% del proprio investimento in incentivi alla sostenibilità; sebbene il dato sia in crescita, rimane comunque ridotto (intorno al 19%) il numero di imprese che ad oggi dedicano oltre il 15% dei propri investimenti a misure sostenibili.
Le organizzazioni che investono in queste azioni lo fanno soprattutto in misure ambientali (78%), seguite da misure sociali (62%) e, per ultime, misure economiche (37%). Il 40% delle Pmi ha ricevuto finanziamenti governativi per introdurre misure sostenibili, mentre il 50% non ha ricevuto aiuti ma ha comunque deciso di implementare questi cambiamenti con i propri mezzi.
Il risparmio energetico ed economico rappresenta una delle principali motivazioni che spingono le aziende verso scelte più sostenibili. Puntare sulla sostenibilità permette non solo di rafforzare i rapporti con dipendenti e clienti, ma anche di cogliere nuove opportunità di business. Inoltre, un’impresa attenta alla sostenibilità può accedere a incentivi fiscali e risultare più interessante per investitori e sponsor.
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